sabato 28 giugno 2014

Sugo di coniglio

In questa stagione si mangiano volentieri cose fresche e leggerine...io comunque quando si avvicina la domenica, ho sempre voglia di sugo!
Che sia il tradizionale ragù o altro tipo di sugo...per me non è festa se non faccio la pasta a sugo!
Oggi vi faccio :
                                           IL SUGO DI CONIGLIO DI NONNA OLIMPIA
     sugo di coniglio

(Lei lo faceva più pesante, io  lo faccio più leggero....ma sempre Sugo è ah ah )

Quando decido di fare il Sugo di coniglio, uso la parte superiore quella delle costoline per intenderci, un po'noiosa da disossare ma gustosissima...per velocizzare potete anche far disossare in macelleria, meglio sarebbe disossare dopo cotto.

Ingredienti
Coniglio, parte superiore fatto a pezzi più fegato
odori, sedano, carota, prezzemolo
cipolla
mezzo bicchiere vino rosso
Concentrato pomodoro
olio sale pepe

In un tegame far rosolare il coniglio fatto a pezzi con olio, appena sarà ben colorito salare , ed aggiungere mezzo bicchiere vino rosso, far sfumare e continuare a cuocere con il coperchio a fuoco basso.
In un altro tegame porre il battuto di odori e cipolla(io questo tipo di sugo lo faccio all'antica con la mezzaluna, per lasciarlo un po grosso, ) e far rosolare .
Appena il coniglio vi sembra a fine cottura togliere dal fuoco e disossare i pezzi di coniglio su un tagliere, fare un battuto sempre con mezzaluna ed aggiungere la carne ottenuta al tegame con gli odori mettendo anche il sughetto che ha fatto il coniglio cuocendo.
Far insaporire, aggiustare di sale e pepe ed aggiungere mezzo bicchiere di acqua dove e stato fatto sciogliere il concentrato di pomodoro.

Lasciare cuocere a fuoco basso con coperchio per 15 minuti, assaggiare, se troppo liquido continuare la cottura a fuoco più alto e scoperto...quando vi sembra arrivato a cottura aggiungere un filo di olio crudo e buttare la pasta già cotta ma un po'al dente direttamente nel tegame del sugo,continuare la cottura rigirando bene perché la pasta prenda bene il sugo e servire subito aggiungendo al momento, parmigiano...se piace!

Vi assicuro che pur essendo un sugo , è molto più leggero di quello di carne che deve cuocere 3 ore, questo essendo carne bianca è anche veloce!

                                   Buon appetito con nonna Olimpia e nonna Pat!

venerdì 27 giugno 2014

PANZANELLA

In Toscana appena arriva l'estate LA PANZANELLA è uno dei primi più amati , sarà perchè si adatta molto alle calde sere estive così semplice e fresca ,sarà perchè il pane toscano è meraviglioso per questo piatto,tanto è che non c'è famiglia toscana che non faccia questo piatto di recupero!

PANZANELLA

Pane toscano raffermo ( deve avere almeno 3/4 giorni ) ...anche di una settimana ...attenzione solo che sia integro, non abbia segni di muffa, se conservato all'asciutto in sacchetto di carta, sarà perfetto
1 cipolla Tropea
1 ciuffo basilico
pomodori S.Marzano
cetriolo
sale pepe
olio evo
aceto bianco o di mele
qualche foglia insalata gentile
(capperi facoltativi )





Mettere il pane a "rinvenire" in una ciotola con acqua fredda.
Appena inizia ad ammorbidirsi, spezzare con le mani e se ben ammorbidito strizzare forte, e porre il pane strizzato in uno scolapasta con sotto un recipiente perchè continui a perdere acqua.
Strizzare ancora bene ,porre in una ciotola in frigo perche si asciughi un po' e si compatti.
Intanto tagliare la cipolla molto fine e metterla qualche minuto in acqua fredda per far perdere

l'acidità permettendo così di essere digerita meglio.

In una ciotola mettere i pomodori a piccoli pezzi, il cetriolo sempre a piccoli pezzi.,l'insalata tagliata a striscine,i capperi (facoltativi..non sarebbero nella ricetta originale )la cipolla scolata ed asciugata.
Facendo attenzione che il pane strizzato non abbia ancora acqua nel recipiente che avete usato, versare sopra tutti gli ingredienti preparati , mescolare , salare pepare ed aggiungere olio ed aceto di vino bianco o di mele.Aggiungere basilico ..meglio servirla dopo un po tenendola ancora qualche minuto in frigo!
È MOLTO BUONA ANCHE FATTA IL GIORNO E MANGIATA LA SERA...sempre tenuta in frigo.

                                        Buon appetito con Nonna Pat !!

sabato 21 giugno 2014

Zuppetta di calamari e zucchine

Non potevo pubblicare 2 ricette con foto nello stesso post, allora per completare le ricette di pesce dei 3 giorni passati al mare...come avevo promesso ... ultima ricettina :

                                                       ZUPPETTA DI CALAMARI

5 calamari
4 zucchine
Mezzo bicchiere vino bianco
2 spicchi aglio o scalogno
prezzemolo
sale pepe peperoncino
olio
fettine di pane arrostite...qui ho usato la baguette...ma ottimo anche pane toscano

In un tegame, porre olio aglio e le zucchine tagliate a rondelle , far insaporire coperte con coperchio e poca acqua..sale pepe.
Non far cuocere troppo sono gustose un po'croccanti..e non far ritirare troppo il liquido che creano in cottura in 10 minuti saranno pronte.
In un altro tegame mettere olio aglio calamari tagliati ad anellini, far insaporire velocemente, spruzzare di vino bianco salare e coprire ...per 5 minuti
Aggiungere alla fine peperoncino a piacere e prezzemolo tritato..mescolare con le zucchine far sposare insieme i sapori ed i sugnetti e servire in scodelle con fettine di pane arrostito!
Come sempre io suggerisco filo di olio crudo, macinatina di pepe e...

buon appetito con Nonna Pat!!
Zuppetta Calamari

Fritti di Calamaretti e di Paranza

Quando facciamo il fritto , non compro più i gamberetti che tanto mi piacevano da piccola ...adesso sono diventata come le mie nipotine...solo Calamaretti
..che non bastano mai.
Licia li prepara gia tagliati e lavati...poi li frigge Bruno....io oggi scrivo
ed insieme a Maria mangio ah ah ...

                                            FRITTURA DI CALAMARI E DI PARANZA
 


X4 persone
10 calamaretti
farina
olio di semi di mais

 QUASI QUASI MI VERGOGNO...AH AH  oggi non cucino...mi limito a raccontare...
Se non avete come noi la fortuna  di comprare il pesce gia pulito alla perfezione e pronto da friggere, lavate bene i calamaretti, tagliarli ad anellini e porli in uno scolapasta in frigo fino a momento della frittura.
Asciugare bene con carta da cucina , infarinare, scuotendoli dall'eccesso di farina prima di metterli in olio abbollore a friggere.
Tenere la temperatura dell'olio alta e girare velocemente per pochi minuti per non far indurire il calamaro.
Preparare un vassoio con carta gialla se l'avete o carta da cucina , porre la friittura pronta e salare solo alla fine.

Servire caldissimi portando in tavola il vassoio del fritto, cambiando velocemente la carta ...con carta non unta o solo in  vassoio!!

Buon appetito con nonna Pat e Maria che mangiano ,,,mentre il nonno frigge ah ah

giovedì 19 giugno 2014

3 giorni di ottimo pesce !

Riotorto è un bel paesino all'inizio della Maremma, tra Piombino e Follonica.
Noi andiamo al mare in quella zona selvaggia...con lunghe spiagge ed un mare bellissimo.
È un paese piccolo, con poche attività, ma tutte molto fornite.
Quando arrivo a Riotorto in estate o anche in mezza stagione non vedo l'ora di andare
alla "Pescheria da Masco" dove trovi sempre il bellissimo sorriso di Licia, la proprietaria.
 
Licia di "La pescheria da Masco"
Una persona deliziosa, che ti presenta il pesce con una grazia e professionalità...che ti fanno venir voglia di fare mille ricette guardando il bellissimo banco di pesce che hai di fronte.
 
 
Siamo stati 3 giorni a Riotorto e per 3 giorni  abbiamo mangiato pesce meraviglioso.
Sapete che io faccio ricette molto semplici, ma con il pesce di Licia...non importa la ricetta...il risultato è sempre ottimo perché il segreto per fare una buona ricetta di pesce....è il pesce!
...e qui si trova di prima qualità!

Ho comprato la PALAMITA,
bellissimo pesce della famiglia dei tonni, per fare un ottimo primo,
 
il TONNO FRESCO
che ho fatto marinare in poco olio e sale pepe e fatto alla piastra in 2 minuti

Il secondo giorno, ACCIUGHE
...Licia le pulisce così bene che verrebbe voglia di mangiarle crude!
Le ho usate per una semplicissima pasta che era la fine del mondo...e ci ha fatto da piatto unico.
 
 

Il terzo giorno ho acquistato CALAMARI,
una parte per fare "La zuppetta di calamari e zucchine"
ed un'altra per un "frittino" che ha fatto Bruno...da leccarsi i baffi!
 
 
 
Maria ed io abbiamo fatto festa al cuoco finendo tutto,
 mentre lui friggeva la PARANZA per sé, perché pur essendo buonissima,
io sono come i bambini....mi piace di più il fritto di
ANELLINI E CIUFFINI DI CALAMARI....che quello di paranza.
Non ci smentiamo mai!...ovunque siamo...l'importante è mangiare bene!
 
Da domani vi posterò le ricette!
Nonna Pat

venerdì 13 giugno 2014

Oggi la cuoca non può cucinare...meno male che c'è IL CHIGURNI !!!

In centro a Prato se non si ha voglia di cucinare ci pensa LA GASTRONOMIA CHIGURNI...

Davide della storica Gastronomia Chigurni

Oggi io non ho tempo di farvi la mia solita ricettina, così andando a prendere qualcosa per il pranzo, ho chiesto a David e Mauro se potevo farvi vedere il loro bel negozio ed anche chi non è di qui, può godere del bel banco di delizie che David ogni mattina allestisce con la cura di un esperto vetrinista!!!


Il banco dei piatti del giorno oggi, naturalmente è ricco di pesce, che Mauro e sua moglie hanno preparato con la loro bravura ed esperienza per accontentare la clientela più attenta alla qualità!!!



Questo è il cous-cous al pesto, uno dei loro piatti che in casa nostra mette tutti d'accordo
 
 
Oggi invece che con Nonna Pat...
vi auguro buon appetito con la Gastronomia Chigurni!

martedì 10 giugno 2014

Casarecce ai peperoni

Io amo molto i peperoni specialmente quelli gialli ...oggi vi passo una ricettina veloce per una pasta gustosa, estiva...e anche digeribile, perchè se i peperoni per me hanno un problema è la digeribilità...
"qualche volta ritornano" ah ah ah...ma non in questa ricetta!!

CASERECCE AI PEPERONI
 
casarecce ai peperoni

x 4 persone
2 peperoni gialli
350/400gr pasta io ho usato caserecce ...ma va bene ciò che vi piace!!
una piccola confezione Philadelphia
2 spicchi di aglio o mezza cipolla Tropea
Sale, pepe macinato al momento
Olio evo


In acqua bollente mettere i peperoni interi dopo averli lavati e fatti scottare per 5 minuti.
Se avete pazienza potete anche togliere la buccia, ma io dopo questa operazione non lo ritengo necessario.
In una pirofila mettere olio aglio o cipolla come preferisce il vostro gusto, e dopo aver fatto velocemente rosolare aggiungere i peperoni tagliati a striscine piccole, far insaporire, salare (io sempre anche erbe di provenza) e coprire.

 
I peperoni cuociono velocemente in questo modo dopo essere già stati scottati...appena vi sembrano cotti,xed hanno fatto il loro tipico sughetto aggiungere il Philadelphia...ancora una leggera mescolatina per amalgamare il tutto, mettere a questo punto la pasta già cotta nella pirofila dei peperoni e far insaporire, servite aggiungendo spolveratina di pepe...e di parmigiano se gradite!!!


Spero di avervi accontentato ...buon appetito con nonna Pat !!!


sabato 7 giugno 2014

Passatina di ceci

Nella mia infanzia esisteva un tipo di negozio ormai scomparso, che a Firenze si chiamava
"Il Civaiolo" che corrisponde un po alle Agrarie di oggi.
Se si volevano ceci, fagioli, farina gialla, vino sfuso, olio di frantoio di qualità, si andava a fare la spesa lì. Ci trovavi tanti sacchi strapieni di tutto ciò che ho detto, ma anche attrezzi, frutta secca....ed un odore indescrivibile stupendo di terra, di sapori veri!
Da questo mio ricordo, della spesa che con le nonne si andava a fare in questo posto antico, ma che aveva tutti i migliori odori delle cose buone, nasce la velocissima ricetta di oggi!

PASSATINA DI CECI

Per fare la ricetta originale ci vorrebbero "ceci secchi, fiorentini, ma anche di altre zone, tenuti a bagno una notte e poi fatti bollire in acqua con rosmarino".
Io li prendo già cotti al panificio dove li cuociono in forno a legna e mi faccio dare anche la "broda" (cioè l'acqua di cottura), non usare quelli del supermercato che sciuperebbero la ricetta perché cotti poco e molto asciutti.

X 4 persone
3 romaioli di ceci
6 fettine sottili di rigatina
uno spicchio d'aglio
o un piccolo scalogno
olio pepe sale
un rametto rosmarino possibilmente appena colto

 
Usando un passatutto a fori medi o piccoli, passate i ceci dentro una zuppiera, facendo attenzione di non far passare le bucce dei ceci, allungate la passata ottenuta con poca broda per ottenere una vellutata. Intanto fate rosolare dolcemente lo scalogno a fettine, o qualche spicchio di aglio a piacere in poco olio dentro un tegame. Aggiungere la passata di ceci, salare ed amalgamare girando con un mestolo, aggiungere un rametto di rosmarino per far insaporire. Lasciare riposare un attimo poi servite nelle scodelle, dove aggiungerete una o 2 fettine a testa di rigatina fatta arrostire in teglia antiaderente per qualche minuto, qualche ago di rosmarino fresco e macinatina di pepe!!!

 
Buon appetito con nonna Pat !!!









giovedì 5 giugno 2014

Polpettone in filoncino di pane

Polpette, polpettoni, polpettine,....ricette che ogni cuoca ha il proprio modo di fare...vi ho già insegnato il mio polpettone preso dalla cucina di nonna Beppina, ma se volete una ricetta che piacerà a  tutti anche per una cena in piedi, consiglio di fare il vostro impasto di polpettone e cuocere dentro un filoncino di pane...quello che noi in Toscana usiamo per fare i crostini.

POLPETTONE IN FILONCINO
 
Un filoncino per crostini
200gr di macinato di vitello
una salsiccia
1 uovo
qualche cucchiaio di latte
parmigiano
olio, sale pepe
carta forno

Tagliare il filoncino per lungo e togliere la mollica, bagnare metà mollica tolta dal filoncino in qualche cucchiaio di latte e mescolare con il macinato di vitello, la salsiccia, il parmigiano grattugiato, l'uovo, sale poco perché abbiamo messo la salsiccia, se vi piace potete aggiungere noce moscata.

Se avete tempo fate riposare il composto, per circa mezz'ora, per far compattare bene l'ingredienti, poi riempire entrambi le parti divise del filoncino, pressando bene


Preparare della carta forno più lunga del filoncino (io nelle foto ho usato carta argentata perché non avevo carta forno, ma può attaccarsi) ungere il filoncino delicatamente sopra e sotto, chiudere bene in carta forno tipo caramella e mettere in forno a 200 gradi per circa 15 minuti
 
 

Controllare il filoncino aprendo la carta, deve essere bello croccante
altrimenti tenere ancora 5/10 minuti.


Togliere dalla carta forno aspettare che si raffreddi un po',
tagliare come fossero dei crostini circa 1cm e mezzo
 
 
Vedrete che il filoncino....finirà prima ancora che abbiate terminato di tagliarlo
...se ci sono  intorno dei buongustai!
 
 
FATEMI SAPERE!
....VOSTRA NONNA PAT ♥♥♥♥

mercoledì 4 giugno 2014

Dai viaggi di mio padre...POLLO E WURSTEL!

Quando mio padre faceva il rappresentante, viaggiava in ogni parte d'Italia..portando a casa alcune cose da mangiare che non erano in uso da noi ...allora non si cucinavano cose che non fossero prodotte sul posto, non esistevano i supermercati e neppure il frigorifero...c'era la ghiacciaia ed era già un lusso che non tutti avevano.
Passava il ghiacciaiolo ed ogni 2 giorni si metteva un tronco di ghiaccio dentro quella scatolona grigia chiamata ghiacciaia.
Quando mio padre tornava dall'Alto Adige dove aveva tanti clienti, gli regalavano spesso i WURSTEL!!
Buonissimi per me, un gusto diverso che adoravo, ci sono bambini a cui non piacciono i wurstel??
 Facciamo una ricettina con pollo e wustel, la nonna la faceva simile ma io vi darò la versione di nonna Pat!

STRACCETTI DI POLLO E WURSTEL
 

 

x4  persone
1 petto di pollo tagliato a fettine e poi in piccoli pezzi
wurstel di pollo o maiale a piacere qb
farina, olio pepe sale (o erbe di provenza)
Poca senape dolce
 

Infarinare leggermente gli straccetti di pollo, porli in una teglia antiaderente con olio se si desidera anche poco burro, far insaporire per qualche minuto coprendo con un coperchio, salare.
Appena gli straccetti saranno leggermente coloriti aggiungere i wurstel tagliati a rondelline, far amalgamare con il sughetto che avrà fatto il pollo infarinato durante la cottura con coperchio...la nonna aggiungeva un po' di latte...io preferisco della senape dolce che da un sapore più forte ma appetitoso al piatto!
Spero che questa velocissima ricetta vi piaccia ....come piace a noi !

Buon appetito da nonna Pat ♥

domenica 1 giugno 2014

Ascensione 1955...un ricordo da Telefono Azzurro!

Ogni anno per l'Ascensione, non posso non ritornare con il pensiero a quella del '55...avevo 6 anni...
A Firenze il giorno dell'Ascensione quando ero bambina io, si andava tutti alle Cascine, il famoso parco verde della città.
I bambini della mia generazione facevano a gara a farsi comprare una gabbietta con dentro un grillo, che noi bambini curavamo con foglie di insalata per vari giorni, poi se il grillo aveva resistito alle nostre cure, lo riportavamo dopo alcuni giorni nei prati al loro ambiente.
Era una tradizione molto seguita a Firenze, io volevo sempre avere una gabbietta bella, addirittura a 2 piani per il mio grillo.

 le casette per il grillo, che vendevano alla feste delle Cascine
Alle Cascine arrivavano tantissime famiglie con i figli e passavano là l'intera giornata, ma non andavamo in tuta e scarpe da ginnastica, come si andrebbe adesso, si compravano abiti belli per l'occasione, le madri eleganti, i babbi in giacca e cravatta.
Quell'anno, la mia mamma aveva scelto per me un bellissimo abito di organza rosa, di cui mi ero subito innamorata, ma senza interpellarmi aveva scelto delle scarpe a bambola bianche....io non le volevo bianche...le volevo ROSA!



Quando fui pronta vestita e pettinata, al momento di mettermi le scarpe, iniziai a dire che non le volevo, che non me le sarei messe per nessun motivo!

Io che lavoro con i bambini da tanti anni, vedo continuamente bambini che vogliono imporre la loro personalità, volendo scegliere da soli..e i genitori rassegnati li accontentano, ma mio padre ...non la pensava così.

Vedendo che non demordevo, chiamò la signora che avevamo in casa, che noi chiamavamo Maria, ma si chiamava Marisa come la mamma, e le disse:
"Maria abbiamo delle scarpe in ripostiglio che Patrizia non porta più?"
La Marisa, chiamata Maria, disse titubante, perché mi voleva molto bene ed aveva paura del babbo:
"No, non ne abbiamo, ci sono solo scarpe vecchie, rotte o piccole!"
"LE PRENDA!"
"Ma non le stanno più, sono piccole!" replico'impaurita.
"LE PRENDA!"

Portò le più piccole che trovò sperando che il babbo cambiasse idea, ma lui le prese, andò in cucina, prese un grande paio di forbici che servivano per la caccia, le tagliò, davanti e dietro, e ne fece 2 ciabatte e mi costrinse a metterle.
Non dissi una parola, non dissi "va bene, mi metto le scarpe bianche", lo odiai con tutta me stessa e senza versare una lacrima indossai le ciabatte.
Pensavo fosse finita lì, ma lui contro il parere della mamma, mi mise in macchina e mi portò alla Festa del Grillo, indicando le ciabatte ad ogni bambino che incontravamo.

Ogni volta che ne riparlavamo nel corso della vita, io ricordavo al babbo l'odio che avevo provato per quel suo gesto esagerato !!
Ci sono voluti anni per fargli capire quanto, fosse stato brutto quel gesto perché a lui sembrava che fosse stato un grande insegnamento.

Chissà ...forse i metodi forti che usavano molti genitori della mia generazione servivano davvero... quando ho aperto Minimoda volli vendere scarpe per bambini e volevo che fossero di tutti i colori, perché ogni bambino esprimesse con la scelta del colore preferito la propria personalità a dispetto di quello che era successo a me!
Povero babbo, lui si definiva un grande educatore...meno male che ancora non esisteva il "Telefono Azzurro"...sicuramente se ci fosse stato allora lo avrei chiamato...quando era vecchio e glielo dicevo...si commuoveva ed io lo consolavo...ormai era lui il mio bambino e non volevo farlo soffrire !

Buona domenica e buona festa dell'Ascensione dalla vostra NONNA PAT <3
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