domenica 26 novembre 2017

REGALO DI NATALE

Dopo il primo impatto del ritorno a scuola, le cose presero una parvenza di normalità.
Tutti i giorni, quando tornavo da scuola e le nonne mi aspettavano sulla porta insieme andavamo a salutare gli zii Giancarla ed Osvaldo che avevano ripreso il negozio di ortolano del nonno.
Se era il turno della nonna Olimpia (ricordate che lei veniva a casa mia il lunedi, martedi e mercoledì) gli zii restavano a pranzo da noi, a volte cucinava la nonna, a volte la zia portava delle pietanze fatte da lei che cucinava benisimo, infatti vi ricordate che vi ho raccontato che anni dopo lei e lo zio misero un ristorante.
Mi piaceva tanto stare con loro e quando la zia mi portava con sè a fare spese mi sentivo importante perchè si fidava del mio parere.
La domenica non si andava più a pranzo a Ponte a Mensola, perchè era il turno della nonna Beppina se non aveva voglia di cucinare, cosa rara, ci portava tutti al ristorante "al Girarrosto", lei amava questi ristoranti dove si stava seduti fino alle 4 a chiacchierare, inebriati dai profumi delle braci dove cuocevano file di polli, conigli, spiedini, ariste.
Il babbo e lo zio Romano che fumavano anche a tavola, ci inondavano delle nubi delle loro sigarette e si usciva dal ristorante con addosso odori di fumi vari ed anche il lunedi se avevo lo stesso cappotto , mi portavo dietro questo odore domenicale.
La zia Giancarla un giorno mi chiese se potevo andare a casa a Ponte a Mensola per farle compagnia visto che la domenica non ci andavamo più ed io contenta dissi sì.
Mentre eravamo in casa, suonò il campanello e si affacciò la sarta che stava sullo stesso pianerottolo
"Giancarla"- disse - "che c'è la Patrizina? Che bello che sei qui, sono contenta di vederti e poi ti devo chiedere un piacerino!"
Io la guardai, sorpresa "Cosa mi vuoi chiedere?" risposi.
"Sai ciccina, io ho una nipotina della tua età che vive a Torino e per Natale volevo farle un bel vestitino, ma non ho le misure, mi puoi fare da modella?"


"Volentieri" dissi , quando si trattava di vestiti ero sempre pronta a provarmeli.
Mi fece vedere una stoffa a quadretti piccolissimi, sui toni del beige, azzurro e grigio, mi spiegò come lo voleva fare, e mi chiese se mi sembrava una bella idea
A me quella stoffa morbidissima ed il modello che mi aveva proposto piacquero subito e le dissi che la sua nipotina sarebbe stata molto contenta di ricevere un bel vestito così.
Tornando nella casa della zia , le dissi che quella bambina era proprio fortunata ad avere un vestito così bello e la zia mi dette ragione.
La settimana successiva tornai un pomeriggio con la zia Giancarla a casa sua e lei un pò in imbarazzo mi dise "Patrizina, bisognerebbe essere così bravi da tornare dalla sarta, mi ha detto che non è sicura che il vestito sia perfetto, sii brava falle nuovamente da modella."
Io ero un pò scocciata ed anche un pò gelosa di quella bambina che avrebbe indossato il vestito che io provavo per lei, ma per amore della zia, andai, lo riprovai, mi guardai allo specchio e mi montò la rabbia! Ma guarda io devo mettermi un vestito così bello per una bambina che non non conosco e che mi sta pure antipatica! Ora poi che il vestito aveva anche un bel collettino bianco ed un fiocchino blu al collo, come la cinturina!
"Zia, ora basta, questo vestito non lo voglio provare più."
"Ma ti piace?"  disse la zia
"No, non mi piace." risposi, con le guance rosse dalla rabbia che mi faceva quella bambina.
"Meglio"- disse la zia - "tanto non è nostro"
Io lo sognavo anche la notte quel vestito, ma non lo dicevo a nessuno !!
Il nostro primo Natale da soli gli zii vollero in tutti i modi che io ed il babbo andassimo a dormire da loro la vigilia per andare insieme alla messa di notte e per svegliarsi con i regali sotto l'albero come avevamo sempre fatto. Il babbo accettò per far contenti loro e la nonna Olimpia, io ero contenta, facevo ancora finta di credere a Babbo Natale, per la paura che non mi arrivassero regali ma l'anno prima avevo scoperto con tanto dispiacere che non esisteva!
Curiosa come sempre avevo guardato dentro un armadio, dove la mamma frettolosamente aveva messo qualcosa...ed avevo scoperto la bellisima bambola che desideravo e che "Babbo Natale" mi portò 2 giorni dopo.
Quest'anno avrei fatto ancora finta di crederci, ma tutti sapevano che non era vero.
Il giorno prima di Natale ci trasferimmo a Ponte a Mensola, dove la nonna ci aveva preparato il suo lettone, con le lenzuola sempre profumate di lavanda, io ero contenta nonostante tutto...ed anche il babbo quella sera sembrava meno triste di sempre, piaceva anche a lui essere nella vecchia casa della sua infanzia. Dopo la messa ci demmo tutti un bacino ed andammo a letto.
un mio biglietto di auguri al babbo, di quando ero piccina
La zia mi disse "Domattina ti sveglio io per vedere il regalo di Babbo Natale"... ed io mi addormentai serena!
La notte ogni tanto mi svegliavo per vedere se era già mattina, poi mi riaddormentavo...contenta che le ore che mi separavano dal mio regalo fossero sempre meno.
Mi immaginavo mille cose, ma ero incerta, la letterina a Babbo Natale quell'anno non l'avevo voluta scrivere....mi ricordava troppo le letterine che ogni Natale la mamma mi faceva scrivere guidando la mia mano!
Finalmente la porta si aprì e la zia Giancarla mi dette il buongiorno ed un bacio, mi fece mettere la vestaglia rosa bella calda, le ciabattine, poi con aria sospetta mi prese per la mano ed andammo verso il salotto.
Era tutto buio, lei accese la luce e sulla poltrona accanto all'albero LO VIDI....mi andò il cuore in gola....il vestito per la bambina di Torino era lì, era mio....abbracciai forte la zia mentre il babbo la nonna e lo zio Osvaldo mi guardavano commossi.
Quando ho pensato a questo racconto ho cercato ovunque la foto che vedete sopra, mi ero rassegnata a metterne un altra ,quando mi è venuto l'idea di guardare in un cassetto e l'ho trovata !!
E' stata una grande emozione... l'ho tenuta per anni nel portafoglio...come ricordo di un Natale che poteva essere il più triste della mia infanzia e divenne uno dei più belli che ricordo in vita mia!

Buona domenica dalla vostra Pat  nonna cantastorie !!

sabato 25 novembre 2017

W Le Girelle di Erika !

Per riallacciarmi al post già pubblicato sulle "girelle a forma di pizza", adesso vi faccio vedere quelle in versione salata e versione dolce, queste le ha fatte Erika sono una sua ricetta!



GIRELLE CON PHILADELPHIA (o stracchino) 
E PROSCIUTTO COTTO ( o pancetta affumicata )




IL PROCEDIMENTO È SEMPRE LO STESSO!
Stendere la pasta sfoglia rettangolare, spalmare philadelphia o stracchino, aggiungere prosciutto cotto in fette o pancetta affumicata a cubetti, arrotolare nella pellicola, mettere in frigo per qualche ora...


più stanno in frigo meglio sarebbe, ma se proprio si ha fretta se ne può anche fa a meno,
tagliare a fettine, salare e se piace, spruzzare di noce moscata

porre in forno a 180° per 15 minuti...


GIRELLE AL CIOCCOLATO
o
AI FRUTTI DI BOSCO E MIELE





Con lo stesso metodo sostituire glingredienti salati, con gocce di cioccolato
O con frutti di bosco non freschi, ma canditi, e miele !



QUESTE VERSIONI DOLCI HANNO QUALCHE CALORIA ...MA SONO TROPPO BUONI!!!!!

Grazie Erika per queste ricettine veloci  sfiziose golosissime !

Buon aperitivo , dessert o merenda con le ricettine di Erika e la vostra nonna Pat ❤


domenica 19 novembre 2017

I MIEI ZII ♥

Non tutti hanno la fortuna di avere zii e soprattutto zii che ami veramente quasi come i tuoi genitori...io si !!!
Avevo 3 zii e 3 zie...gli zii Orlando ed Osvaldo fratelli del babbo, e lo zio Romano fratello della mamma...loro erano i miei zii di sangue....le zie si dice acquistate, perché erano le loro mogli.


da sn: la mamma ed il babbo, ed i miei 4 zii, io sono quella con la coroncina!

Il mio zio preferito era lo zio Osvaldo, il fratello piccolo del babbo.
Era un carattere molto diverso da mio padre era allegro, giocherellone, comprensivo... mi voleva un bene immenso ed io lo ricambiavo con lo stesso affetto.
Quando ero piccola, lui non era ancora fidanzato, era lo zio "giovanotto", come si diceva allora ed io e lui eravamo i ragazzi di casa! Appena arrivavo a Ponte a Mensola per i pranzi domenicali, lui mi veniva a prendere ed io lo abbracciavo, ma mi arrabbiavo subito perché mi diceva che era più bello lui di me "No, zio son più bella io"..."no macchè son più bello io " replicava, allora mi stufavo ed una volta gli risposi :
"VUOI ESSER BELLO TE ?...o ESSI " e questa frase che fece ridere tutti, me la ripeteva anche quando lo andavo a trovare ed era ormai anziano!

Il babbo e lo zio Osvaldo
Si fidanzò con una bella ragazza mora, ed io che avevo gli stessi gusti dello zio, me ne innamorai...la mia adorata zia Giancarla! Erano giovani, allegri, spensierati, ed io stavo così bene con loro che non volevo mai che andassero via....anche quando mi fecero la lavanda gastrica (vi ricordate QUESTO RACCONTO? ) ...volevo solo lo zio Osvaldo e la zia Giancarla, forse sapevo che mi avrebbero evitato qualche sculaccione dei miei genitori  ah ah

Il babbo era più alto dello zio ed a volte se ne vantava, ma lui replicava che era stata la sua fortuna, non essere alto, perché in tempo di guerra una volta che era con un amico alto come il babbo, i tedeschi avevano sparato contro di lui ed il suo amico, ma avevano colpito alla testa solo l'amico, lui era più basso del muro dietro il quale si erano nascosti  ah ah ..e non lo avevano preso !!

Quando si sono sposati gli zii erano rimasti a casa con la nonna Olimpia a Ponte a Mensola, dove vivano anche gli altri zii Orlando e Bianca in una casa vicina, per questo io stavo tanto volentieri in questo borgo di cui vi ho parlato nello scorso racconto ( IN QUESTO RACCONTO QUI )

Amavo molto anche la zia Bianca...era così bella, bionda, sembrava Michelle Morgan un' attrice francese, ma quando anche da grande glielo dicevo lei rideva e mi diceva "Patrizina ..te tù hai visto un film" detto toscano per significare che siamo un po' con la testa tra le nuvole ah ah
Certo aveva ragione, lei era una donna molto semplice, ma non poteva essere tanto diversa aveva sposato un uomo buono come il pane, ma un "orso"!...diceva sempre cose giuste, ma misurate, poche parole e buone come si dice a Firenze; anche lui somigliava ad un attore dell'epoca, vi ricordate Orson Welles?  Ecco, lui assomigliava ad Orson ed era un orso ah ah ...ma io gli volevo molto bene..anche se riuscivo ad essere più espansiva con gli altri zii.

Dopo che la mamma non c'era più loro mi hanno coccolato e viziato tanto!!
Non avevano bambini, la mia cugina arrivò quando avevo 14 anni .. e fu una gioia immensa per me, ma fino a quel momento, dai 9 ai 14 anni sono stata la bambina dei miei 4 zii ed anche dopo, non è cambiato nulla...solo che adesso di bambine i miei 4 zii ne avevano 2 !!!
La zia Giancarla era addetta al mio abbigliamento ed io ero così contenta di andare nei negozi con lei, era giovane e moderna e ci teneva che io fossi bellina; era un' ottima cuoca infatti lei e lo zio Osvaldo sono stati i primi proprietari della "TRATTORIA OSVALDO" a Ponte a Mensola...che esiste ancora, ma io non ci vado mai, mi fa troppa tristezza senza loro.

La mia mamma voleva che fossi molto educata e mi aveva insegnato a comportarmi bene in casa propria come in casa di altri....dopo che non ci fu più, da giugno a ottobre quando ricominciava la scuola, stetti a casa delle zie, che facevano a gara per tenermi, e poichè stavano accanto non c'erano problemi...bastava prendere il pigiama e spostarsi da una casa all'altra...
Quando ero dalla zia Bianca e dicevo "...grazie zia..scusa zia ...zia posso...permesso zia..."  lei mi abbracciava e nella sua semplicità, mi diceva: "Tesoro non mi dire sempre per tutto Grazie, Scusa....e tù sei troppo educata ..tù mi fa' pena...e tù sei anche orfana!"

Non so se piangere o ridere ricordandola....cara, dolce, semplice zia Bianca, tu con Orson...Osvaldo e Giancarla ....siete stati le colonne della mia adolescenza....e siete ogni giorno nel mio cuore !!!
Patrizina Vostra♥

Buona domenica dalla vostra nonna Pat !!♥

giovedì 16 novembre 2017

PIZZA DI SFOGLIA CON POMODORINI

Questa gustosissima pizza non è mia, l'ho copiata da una pubblicata da Soribel Lullaby conosciutissima blogger che ringrazio di aver pubblicato una "Quiche di fine estate" così buona e leggera ed alla quale faccio tantissimi in bocca al lupo ...perchè è in dolce attesa ...anzi ci siamo quasi credo !!



PIZZA DI SFOGLIA CON POMODORINI




Io ho fatto una mia versione ispirandomi alle bellissime foto di Soribel ...ma non avendo mai tempo sono andata a memoria , poi riguardando adesso la sua bellissima Quiche ...mi sono accorta che  ho messo i pomodorini capovolti, che la mia è più rustica ...insomma un pò più da nonna, così l'ho chiamata Pizza invece che Quiche...ah ah !!



Una confezione rettangolare di pasta sfoglia
pomodori ciliegini o piccadilly
1uovo
formaggio splamabile tipo Philadelphia o stracchino secondo i gusti
olio sale pepe (io erbe di Provenza )



Srotolare la Pasta Sfoglia , appoggiarla sulla teglia forno, mantenendo la carta in cui è avvolta od usare carta forno vostra se preferite



Spalmare la pasta con il tipo di formaggio che avrete scelto salate leggermente, sbattere l'uovo e spalmare sul formaggio, mettere i pomodorini a metà sopra allineati , cospargere con parmigiano grattugiato salare e pepare a piacere.



In forno a 180° fino a cottura, circa 15 minuti, controllando di tanto in tanto che abbia preso il colore desiderato .
Servire tiepida .......BUONISSIMA !!

Buon appetito dalla vostra nonna Pat...che ringrazia Soribel per questa bella idea
ed invito tutte a visitare la sua pagina facebook BROC&WHITE
ed il suo blog www.lullabyfoodprops.it








mercoledì 15 novembre 2017

TORTA DI PANE CON PISTACCHI E GLASSA

Non so più che ricetta inventarmi per riciclare il pane!
Mio marito non si è ancora accorto che siamo in 2 e tutti i giorni continua a comprare il pane come quando i figli erano adolescenti e tutti i pomeriggi avevamo amici a fare merenda!
Questa torta è simile alla torta di pane che ho pubblicato tante volte,ma poiché Maria ama fare e mangiare la glassa  abbiamo fatto questa versione!


TORTA DI PANE CON PISTACCHI E GLASSA

INGREDIENTI:
Pane casalingo raffermo circa 400 grammi fatto ammorbidire in latte, anche di soia o di riso, se ci sono intolleranze.
2 uova
80 grammi di burro fuso, può essere sostituito con burro di soia
4cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina di mandorle
1 cucchiaio di Nutella
uvettte
pinoli


Pistacchi 2cucchiai

Per la glassa
100 grammi di zucchero a velo
2 cucchiai di acqua calda

Mettere il pane a rinvenire in latte caldo, va bene anche se di soia o riso e far sbriciolare.
Poi strizzare bene e mescolare con le uova, lo zucchero, il burro, la farina di mandorle ( se non ne avete, viene buona lo stesso è solo per dare un retrogusto di mandorla, potete anche fare la farina di mandorle tritando finemente delle mandorle pelate)


Mescolare il tutto ed aggiungere un cucchiao di Nutella poi le uvette , lavate ed asciugate ed i pinoli.
Mescolare bene e mettere in una pirofila già imburrata ed infarinata.
Porre in forno caldo a 180 gradi per 40 minuti.


Dopo aver fatto riposare la torta, cospargerla con i pistacchi tritati finemente e decorarla con la glassa che avrete fatto ed usato immediatamente per non farla indurire.


La glassa si fa semplicemente mescolando 100grammi di zucchero a velo con 2 cucchiai di acqua calda mescolare velocemente e con l'aiuto di un sac a poche o semplicemente con un cucchiaino, decorare a piacere.
Se lo farete fare ai bambini si divertiranno moltissimo!
Buon divertimento , dalla vostra nonna Pat❤



mercoledì 1 novembre 2017

Oggi ancor di più ho capito che aveva ragione lui !

Quando si imbronciava se vedeva che non andavamo volentieri al cimitero, non lo capivo lo consideravo egoista ! Non sempre aveva ragione nelle sue critiche o nei suoi continui insegnamenti, ma devo ammettere che il più delle volte era sulla strada giusta.
Tornando a casa, mentre eravamo in autostrada,a fine giornata, mi commuovevo pensandoci!


Oggi mentre guardavo le mie nipotine , correre a cercare volti di parenti, nomi e date di bambini volati in cielo, un gatto che si aggirava tra le tombe, un tipo severo che assomigliava a mio nonno ed anche lui aveva lo stesso cognome, mentre volevano che raccontassi loro storie su quei parenti....ho capito che aveva ragione lui.
Credo che per mio padre oggi sia stata una bellissima giornata, calda e piena di sole ad illuminare la sua casa e noi che andavamo e tornavamo da un parente all'altro, facendo sempre capo a casa sua.
Le bambine erano contente perchè Settignano non fa paura anzi c'è un aria bellissima ed il sole ha contribuito a rendere tutto più facile.
Aveva ragione lui.quando diceva che bisogna insegnare ai bambini ad andare al cimitero e far conoscere i propri antenati...io lì gioco in casa sono tutti vicini.
"Venite vi porto a trovare il nonno Oreste " ho detto e loro
" Fammelo vedere, ma era un pò serio , invece la zia Bianca è molto sorridente !!"
" Questo è lo zio Orlando, ma perchè è con la nonna Olimpia e non è insieme a sua moglie Bianca ?   E'insieme alla sua mamma ,perchè voleva più bene a lei che alla moglie ??" ah ah
Ed allora a spiegare che non c'era posto e la zia Bianca è morta che aveva già 90 anni ed è andata da sola ! " Sai nonna , è bello vedere che tutti ridono, non sono tristi, vuol dire che sono felici "
" Ma questo nonno Faustino è serio come il nonno Oreste, era infelice ? "
" No amore era il mio bisnonno e dice che fosse buonissimo, ma come il nonno Oreste che era suo figlio,aveva un aria severa "E racconta racconta, ho presentato loro anche lo zio Osvaldo che è insieme alla zia Giancarla.
" Nonna, ma questa è la tua zia giovane che ti fece la sorpresa del vestitino per Natale ?"
 " Si amore, è lei hai visto come era bella ? "
"Ma, dove c'è il nonno Orazio, che poi sarebbe i nostro bisnonno, c'è anche la bisnonna Marisa e la Beppina e Baldo se erano nonni tuoi cosa sarebbero per noi?"
Quando mai avrebbero avuto la voglia di sapere tutte queste cose se oggi non fossero venute quassù?
Avevi ragione caro babbo,è bello conservare le nostre radici ed insegnarlo ai figli e nipoti, che avendone memoria forse non le disperderanno.
Bisognava arrivare alla mia età e trovarsi oggi a camminare per mano alle mie nipotine o vedere mia figlia che spiegava loro cosa si ricordava di questo giorno quando ci veniva con te, per farmi ammettere che sei stato veramente GRANDE !!
Tua nonna Pat❤
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...