domenica 15 maggio 2016

Come è difficile saper consolare !!

Come si fa a consolare una persona che sta passando un periodo difficile??
Me lo sono chiesta molte volte,quando mi trovo a parlare con qualcuno che ha subito o sta subendo un momento delicato.

Contano più le parole o meglio è un abbraccio, se c'è confidenza, o un segno di vicinanza cercando di trasmettere attraverso un tuo approccio, tutto quello che le parole non riescono ad esprimere??
Ognuno ha il suo modo di rapportarsi, chi più spontaneamente, chi più timidamente.
A me piace molto toccare in maniera tangibile chi ho davanti ,anche solamente un braccio per farle capire che io ci sono, che può contare su di me.
Molti forse non gradiscono essere toccati, come si fa a saperlo, molti aspettano una parola giusta, chissà se sarà quella che tu stai dicendo, altri possono preferire solo il silenzio.

Quando c'è confidenza,il cuore ti indica come fare, quando invece la confidenza è poca e vorresti però far capire la tua vicinanza, meglio un sorriso un gesto amichevole, che tante parole.
Mi sono trovata proprio una settimana fa, in una situazione simile.
Una mia conoscente ha perso il marito, io incontrandola,volevo trovare le parole giuste.
Sono andata ad impantanarmi in un ginepraio di cose inutili, che mentre parlavo, mi domandavo cosa stava pensando Lei .
Quante parole inutili come le mie, avrà dovuto già sentire e mentre parlavo mi meravigliavo che Lei fosse sempre lì davanti a me e mi stesse anche ascoltando !!
Lei è una persona molto intelligente ed ha capito, che ce la stavo mettendo tutta per consolarla, ma ero molto imbarazzata dai miei discorsi.
Ci siamo guardate, le ho detto "Ma che discorsi inutili ti sto facendo!!"
Ci siamo abbracciate e fatte una risata amara.
Chissà , forse alla fine, è stato un momento in cui ci siamo sentite più vicine di quanto credevo !!
Mi sono sentita a mia volta consolata e sollevata.
Come è strana la vita!
Buona domenica dalla vostra nonna Pat❤


17 commenti:

  1. Eccomi giù a risponderti mia cara amica. Inizio a dirti che è passata già una settimana dal nostro bellissimo incontro da te nel tuo elegante negozio. Quanto sono stata felice poter abbracciare te e le altre care amiche. Per ritornare sull'argomento. Nei scorsi mesi mi sono capitati ben due casi. Una mia cara amica ha perso il marito ed ero molto emozionata nel nostro incontro al funerale. Un'altra mia cara amica ha il marito con un brutto male e quando la sento al telefono mi mancano le parole per darle un po' di conforto. Sono veramente dei momenti difficili che purtroppo con il passare degli anni si presentano sempre più frequentemente. Un bacio solo virtuale questa volta!

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    1. Grazie cara Marcella di essere venuta, è stato un vero piacere!
      Hai ragione le parole non sono mai sufficienti a consolare e confortare chi soffre, ma provarci è un gesto che conforta chi lo fa!
      Ti abbraccio, buona serata,
      Pat❤

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  2. certo, c'è differenza tra amici e semplici conoscenti, ma non per l'intensità che uno può provare, quanto per la conoscenza che c'è che, con gli amici, ci consente di sapere se sono meglio le parole, quali parole oppure i gesti e quali gesti.
    Però io penso che alla fine prevalga la sensibilità e l'empatia che si prova verso gli altri: quella che hai dimostrato tu, dicendole che stavi facendole discorsi inutili e che ti ha portato ad abbracciarla. E quando c'è attenzione agli altri, che siano amici o soltanto conoscenti...a volte basta anche solo uno sguardo, ne sono certa!
    un grande abbraccio
    Emanuela

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    1. La spontaneità, la sensibilità sono 2 ingredienti necessari per affrontare situazioni di questo tipo , ma credimi che provavo imbarazzo, perché pensavo che se fossi stata al suo posto, non avrei voluto sentirmi dire nessuna parola.Lei invece mi ha detto che, meglio mille parole "inutili"che il silenzio di altri.
      Consolare , è uno stato bellissimo quando lo rivolgi verso un bambino, un anziano, una persona che capisce quanto tu stai cercando di mettercela tutta per riuscirci.
      Ci sono molte persone che dicono, non mi sono fatto vedere perché non so trovare le parole....in questo caso è perdere l'occasione di sentirsi consolati dalla propria coscienza!
      Un grande abbraccio, cara Emanuela,
      Pat❤

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  3. Sì è difficile...io rimango con le parole intrappolate tra la gola e il pensiero...se ho molta confidenza cerco di abbracciare e trasmettere attraverso questo meraviglioso strumento che abbiamo e spesso in questo ultimo anno passato in web quello che mi è più mancato è non aver potuto dare un abbraccio di conforto e solidarietà alle persone che ne avevano bisogno
    Però ho capito una cosa, ed è una esperienza personale, pur non trovandomi in situazioni molto gravi, solo per fortuna momenti di sconforto mio...ho sentito quel abbraccio di cui ne avevo bisogno anche attraverso piccoli messaggi, saluti o frasi anche se non indirizzati direttamente a me...io spesso lascio un cuore ecco quello è il mio abbraccio
    ❤ per te e tutte le amiche che mi lasciano spesso un segno

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    1. Grazie dei tanti cuori che mi hai lasciato da quando ci conosciamo, carissima Katia❤
      Hai ragione l'abbraccio è il miglior strumento che abbiamo, per far sentire la nostra vicinanza e ser pur virtuali, gli abbracci veri si percepiscono, arrivano con lo stesso calore di quelli reali.
      Ti mando un grandissimo abbraccio e spero tu lo riceva , con tutta l'intensità con cui te lo mando!
      Buona serata, da nonna Pat❤

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    2. Certo cara mia nonna Pat lo sento il tuo abbraccio con tutto il tuo calore e affetto per me
      ❤❤❤

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  4. Grazie per il tuo segno, Katia.
    Il tuo cuore è un abbraccio.
    E non serve conoscenza, non servono parole o discorsi.
    A volte non serve neppure conoscersi.
    Serve la sensibilità della pelle.
    Serve voler entrare in empatia con il mondo.
    Serve annusarsi, come dico io ed avere curiosità verso l'altro.
    E così ci si capisce e ci si consola.sempre.
    Grazie per i segni che continui a lasciare.
    Emanuela

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  5. Nonostante sia ancora piuttosto giovane e quindi anche lontana dalla 'avere grande esperienza ho imparato a mie spese che in alcuni casi è preferibile agire seguendo solo il proprio cuore,dire, fare,abbracciare l'altro come avremmo voluto che l'altro avesse abbracciato noi in una situazione dolorosa.Poi se l'altro ci considera invadenti pazienza,pero'il nostro cuore è in pace.valentina

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    1. Brava Valentina, esattamente come la penso io!
      Hai spiegato perfettamente che il miglior modo e fare come vorremmo che gli altri facessero con noi!
      Sei giovane, ma molto saggia
      Un abbraccio , da nonna Pat❤

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  6. Con i tuoi post ci fai pensare,riflettere!Comunque è difficile consolare e lo dico da piemontese che ha sempre paura d'essere invadente e così passa per insensibile!Fare seguendo il cuore va sempre bene ed io negli anni sono cambiata.rischio un poi' di più,ma poi sento d'aver fatto la cosa migliore in quel dato momento!
    Grazie!

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    1. Hai ragione cara Lorenza , noi toscani siamo più direttied invadenti .Da quando mio figlio e la sua famiglia vivono a Torino,abbiamo capito la mentalità più chiusa dei piemontesi, che però è anche un merito. Vedendo come si sono inseriti tutti benissimo,con fidanzati torinesi etantissimi amici, significa che i nostri spiriti diversi,si incontrano ah ah ...
      Grazie anche tu mi fai riflettere!
      Un abbraccione ,alla toscana
      Pat

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  7. Non lo avevo visto il tuo commento cara Nico, scusami tanto!!
    Anch'io abbracci a volontà ah ah
    Un abbraccio a te
    Pat <3

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