domenica 11 giugno 2017

IL BLOCCO DELLO SCRITTORE

Se fossi una persona che sa scrivere veramente bene, potrei dire che sono stata colta dal "BLOCCO  DELLO SCRITTORE"cioè che mi trovo con una pagina bianca davanti senza sapere come riempirla.
Poiché non sono uno scrittore/scrittrice, ma solo una nonna cantastorie, posso dire che questa domenica, non ho niente da raccontarvi, non ho storie da cantarvi, ho solo pensieri sparsi.



È un periodo caotico, dove comunque dedico del tempo alla lettura e sono andata ad impantanarmi in un libro che non ho ancora capito se mi piace o no!
"LA VERITÀ SUL CASO HARRY QUEBERT"...un libro di 779 pagine che secondo me potevano essere esattamente la metà ed essere un bel libro, mentre così lungo rischia di creare paranoie in chi lo legge, ma io non mollo perché se sono arrivata a pagina 618  devo assolutamente arrivare alla fine, almeno per avere la possibilità di valutare il modo di scrivere di questo giovane scrittore, che mi ha tenuta  incollata ad altre 800 pagine del suo secondo libro "I BALTIMORE"
Qualcuno di voi lo ha letto?

Marcus il protagonista, è uno scrittore di successo che non riesce più a scrivere e da li inizia una lunga storia.
Nonostante questo libro non riesca a catturarmi, ci sono dei passi che adoro, che mi fanno desiderare di saper scrivere veramente, di pensare che grande dono sia la scrittura.Lo spiega benissimo il professore di Marcus che lo sprona a ritrovare la voglia di scrivere, dicendogli che la scrittura da senso alla vita.

"La vita ha poco senso Marcus, ma gli scrittori vivono la vita più intensamente degli altri, devi scrivere per dare senso a questa minuscola, insignificante cosa che chiamiamo vita!"

"Vorrei insegnarti la scrittura Marcus, non perché tu possa imparare a scrivere, ma affinché tu possa diventare uno scrittore"
"Come si fa a sapere di essere uno scrittore, Harry?"
"Nessuno sa di essere uno scrittore, Marcus.Glielo dicono gli altri"

"Harry, come si può essere sicuri di avere sempre la forza di scrivere?"
" È come una malattia, Marcus.
Infatti la malattia degli scrittori non è non poter più scrivere, è non voler più scrivere, ma non riuscire a farne a meno"

Solo per aver potuto scoprire questi e tanti altri dialoghi sulla scrittura,è valsa la pena di continuare a leggere questo libro.
Vedremo come va a finire, molti lo hanno criticato altri lo hanno adorato.

Io ritengo che per scrivere una pagina, bisogna averne lette almeno 1000, perciò in ogni libro vado sempre a cercare qualcosa da salvare, ed anche questa volta ne ho trovate tante di frasi che mi fanno riflettere che un libro ,anche se non sempre ti prende in toto, va letto con attenzione per trovare frasi che in quel momento aspettavano solo te.

È una riflessione un po'così, ma anche la vostra nonna Pat, oggi è un po'così!
Buona domenica ed un abbraccio❤

4 commenti:

  1. http://ilclandimariapia.blogspot.it/2013/07/unaltra-delusione-libresca.html
    l'ho letto anche io......

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  2. Grazie Lorenza cara , assente giustificata dalla mia maestra preferita !
    Un bacione

    RispondiElimina

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