domenica 29 ottobre 2017

I MIEI NONNI

Dall'inizio dei miei racconti, ho parlato sempre delle nonne, ma poco dei nonni...è stata la festa dei nonni questa settimana  per questo ho deciso di presentarvi anche loro.
Pur avendo 2 coppie di nonni non posso dire di avere avuto preferenze...li amavo veramente allo stesso mod, come è naturale qualche affinità di carattere ci poteva essere, ma l'amore era lo stesso perché ho avuto la fortuna di avere nonni speciali.
Erano 2 coppie completamente diverse....ed io stavo bene per questo con ognuno di loro, non mi annoiavo mai.
Il nonno Oreste, padre del mio babbo, era alto, dritto come un fuso, magrissimo, con baffetti e pochi capelli. Vedendolo per strada poteva anche incutere soggezione, tutti i Tangocci facevano questo effetto, ma era l'uomo più dolce della terra...
Si alzava tutte le mattine alle 4 per andare al mercato, faceva l'ortolano (come vi ho raccontato IN QUESTO POST QUI); mi ricordo che quando andavo a dormire da loro, la nonna Olimpia prima di andare a letto preparava la caffettiera napoletana da 2 persone, apparecchiava per la colazione, fette di pane arrostito e tazzone per il latte, poi preparava anche 2 fette di pane dove a volte metteva del formaggio pecorino, a volte la frittata, lo rincartava nella carta gialla e lo metteva nella tasca del giaccone del nonno così aveva pronta anche la seconda colazione che avrebbe fatto dopo aver comprato cosa gli serviva al mercato per vendere nella sua bottega.
Il nonno mi prendeva sulle ginocchia, mentre aspettavamo che la nonna preparasse tutto e mi raccontava una storia oppure mi lasciava fare il mio gioco preferito...pettinare i suoi pochi capelli con il pettinino fine, che tutti gli uomini in quel tempo portavano nel taschino.
La nonna intanto si lavava, metteva la sua bella e calda camicia di peloncino, scioglieva i lunghi capelli che tutto il giorno teneva in una crocchia, e prima di dormire si faceva la treccia.
Quella lunga treccia grigia che sembrava quella di una "bambina vecchia", mi inteneriva molto.
Poi entravamo tutti e 3 nel lettone ci facevamo il segno della croce, la nonna pregava ed il nonno rispondeva alle sue litanie...io giocavo con il rosario e mandavo baci alla bella Madonna di Lourdes che la nonna aveva sul cassettone e che adesso ho in casa mia.
Era un uomo molto "da famiglia" il nonno Oreste, (molto diverso da mio padre ah ah) sempre con la nonna, e la domenica quando andavamo tutti a pranzo da loro, lui rigovernava e dava il cencio per aiutare la nonna...poi svelti, svelti si preparavano per andare al "Cine" che era il loro unico svago.
Quando morì avevo 5 anni, ci fu una processione da casa alla chiesa  con preti, candelabri e fanfara...io mi sentivo molto importante in prima fila accanto alla nonna recitando ogni passo una preghiera.

La Beppina e Baldo, gli altri miei nonni, erano completamente diversi, molto dinamici, andavano spesso all'opera che amavano tanto...nella libreria avevano tutti i libretti di opere che sapevano a memoria e spesso duettavano in casa, con la gioia di noi bambini.Da quando il nonno Baldo era diventato cieco a causa di un incidente sul lavoro ( lavorava il ferro battuto, di cui lui era un eccelente creatore, tanto da esportare già prima della guerra i suoi lavori in America) la vita del nonno era molto cambiata e passava le giornate accanto alla radio o a spasso con me, la nonna ed il suo bastone bianco!
Fortunatmente la nonna Beppina non si perdeva mai d'animo, ed anche se non potevano fare più la vita di prima, lo portava in centro in carrozza e mentre se ne stavano a bere the o cioccolata calda, gli raccontava tutto ciò che c'era intorno.
Lui che amava tanto leggere, era stato colpito nel suo punto più prezioso, gli occhi, ed allora usava tutto il suo sapere, per raccontare a noi bambini le sue esperienze, la Divina Commedia, che sapeva a memoria , le poesie di Stecchetti, che a me facevano paura o le sue barzellette, che accompagnaaa con sonore risate.
La nonna ogni tanto provava a ripetere qualche barzelletta, ma si dimenticava sempre la fine ed allora lui rideva, soddisfatto, perché almeno in quello era più bravo di lei.
La nonna Beppina portava i capelli corti, molto "avanti coi tempi" per una nonna, visto che tutte avevano la crocchia, e le piaceva tanto andare dalla parrucchiera per sapere i fatti di tutti ed il nonno quando lei ci voleva raccontare tutte quelle "ciance" da donne, si innervosiva ed accendeva la radio.
Se rimanevo a dormire da loro, la nonna metteva "il caldo a letto"cioè "il trabiccolo con il veggio" per scaldare le lenzuola che erano fredde marmate.
Io ed il nonno andavamo velocemente a letto e facevamo un gioco...ci si coprirva tutti, poi lui mi cantava una filastrocca di sua invenzione... "...e la Cillina Cillina Cillo', andò a Lucca e poi la tornò" ed io replicavo "Il nonno Baldo c'ha il sedere caldo, andò a letto e se lo bruciò" ah ah  ridevamo come 2 bambini, poi arrivava "la generalessa" che ci diceva di togliere i piedi dal trabiccolo altrimenti ci venivano i geloni.
Prima di dormire, con loro non si dicevano preghiere, ma i baci non mancavano mai.
Mi piaceva tanto dormire con i miei 4 nonni...ricordo ancora i loro aliti un po' pesanti, ma volevo loro troppo bene per dirglielo....mi tappavo il naso e li abbracciavo, addormentandomi serena.
Quando il nonno Baldo morì avevo 7 anni ...non c'erano preti, candele o canti di chiesa...vennero i suoi amici, si caricarono a spalla la sua bara...e con un grande sventolio di bandiere rosse lo portarono fino alla sua ultima dimora...
Io ero doppiamente triste...avevo perso il mio secondo adorato nonno ...e non si cantavano quelle belle canzoni di chiesa che mi piacevano tanto !

Questo è l'ultimo racconto dove vi parlo della mia infanzia ...ho tergiversato, vi ho presentato tutti...ora devo prendere coraggio e introdurvi con me in quelli che sono stati gli 8 anni più brutti della mia vita...domenica prossima so che ci sarete tutte a tenermi per mano...ci conto, perchè ne ho veramente bisogno !
Un grande abbraccio dalla vostra nonna Pat

lunedì 23 ottobre 2017

Involtini con cavolo verza e con sedani

La nonna Beppina amava molto fare gli involtini !
Faceva involtini di tanti tipi di carne e di verdura .Gli involtini che faceva con il cavolo verza , per me erano "DIVINI"...a non tutti i bambini piace il cavolo, sarà perché ci hanno sempre raccontato , che "Eravamo nati sotto un cavolo " ah ah ..a me lo dicevano ...a me comunque sono sempre piaciuti!

INVOLTINI CON CAVOLO VERZA E CON SEDANO





x 4 persone
1 Sedano
1 cavolo verza
300g macinata di vitello
un pezzo di salsiccia o 2 salsicce
parmigiano
un uovo
salsa di pomodoro
sale olio

 Dopo aver lavato il sedano e le foglie di verza, lessarli e poi porli ad asciugare su un tagliere
riempire i sedani tagliarli a pezzi regolari,  preparare le foglie di verza lessate e riempire con la macinata, la salsiccia, uovo, parmigiano che abbiamo preparato come per fare delle polpettine
legare con spago da cucina.
( Vi consiglio di legare solo i sedani , ho legato qelli con verza , ma poi ho preferito usare uno stecchino perchè si può spezzzare la foglia)
In una padella mettere dell'olio e quando è caldo porre i sedani e gli involtini di verza, farli rosolare leggermente, poi aggiungere salsa di pomodoro, salare e far cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti.
Servire appena pronti con il sughetto che si è formato.
Buon appetito dalla vostra nonna Pat !  

domenica 22 ottobre 2017

UNA RUOTA CHE GIRA!

Quante volte ve lo sarete sentito dire dai vostri genitori!
Quante volte lo avrete sentito ripetere da estranei!
Quante volte avrete sbuffato o fatto spallucce , quando questo detto era rivolto a voi!

"Patrizia, non ci crederai, ma la vita è una ruota che gira !"
Lo ripeteva spesso il babbo, lo dicevano le nonne l'ho sempre sentito ripetere ovunque all'infinito, ma sembrava che questo luogo comune non riguardasse me.
Poi il tempo passa e ti accorgi che non è un detto a vanvera , ma è pura realtà.

Finché siamo genitori giovani non ci facciamo caso, ma basta avere un figlio adolescente e ci accorgiamo che il comportamento dei nostri figli è molto simile a quello che un tempo avevamo noi, nei confronti dei genitori.

E fino a qui ci facciamo caso, ma neanche troppo, pensiamo di avere il potere di cambiare le cose con la nostra energia e la nostra cultura superiore a quella dei nostri genitori.

Poi quando sei nonna e vedi intorno a te scene simili a quelle che tu hai vissuto da genitore, ti accorgi che è tutto vero, è veramente una ruota che gira.

Io che non sopportavo che me lo facessero notare, mi astengo da ripetere questo ritornello, ma guardando oggi i miei figli alle prese con gli stessi 'piccoli'problemi che avevo io con loro,ho per loro dentro di me tanta comprensione e tenerezza.

A volte che ci sono piccoli diverbi tra loro con le figlie, perché fortunatamente non sono cose importanti, se posso cerco di insegnare alle mie nipoti , in privato, a comportarsi bene con i propri genitori , ad avere rispetto e fiducia, a non mettersi troppo contro babbi e mamme, ma cercare di capire che se una punizione o un divieto viene dato, alla base ne sono loro i responsabili.

Per una nonna è più facile che per una mamma spiegare senza montare in cattedra come facevo io, una nonna ha pazienza, esperienza e tempo per ascoltare ed indicare la strada giusta ai nipoti.

Quando siamo genitori si parte in quarta, perché si pensa che sia giusto così, almeno era così anche per me, i nonni sono avvantaggiati nell'aver già vissuto tali esperienze e dal fatto che ai nonni spesso si possono dire cose che ai genitori non avremmo il coraggio di dire, sappiamo che non ci tradiranno e che ci consiglieranno meglio di qualsiasi miglior amico.

Io ero cosi con le nonne in particolare la  Beppina, per loro  non avevo segreti e sapevo che mi avrebbero  sempre difeso e spalleggiata.
Anche quando ero fidanzata di nascosto con Bruno, credo che mio padre sospettasse delle nonne, ma non si offendeva, sapeva che avrebbero sempre cercato di non farmi fare errori.

Guardando mio figlio, che parla con le proprie figlie ormai ragazze e mia figlia ancora alle prese con riunioni di classe, catechismo, sport e compleanni da incastrare con i propri impegni di lavoro, mi intenerisco e mi sembra impossibile che il tempo sia passato cosi in fretta ed adesso tocchi a loro !



Mi rivedo in ogni loro espressione di genitore ,allegra, severa, dolce o a volte disorientata verso gli atteggiamenti che hanno le figlie nei loro confronti e mi verrebbe voglia di abbracciarli forte e con tutto l'amore del mondo dire loro:

'Tesoro, non ti preoccupare è così che vanno le cose, è una ruota che gira, pensa a te e me quando avevi la loro età!
Pensaci bene e capirai, che se ce l'ho fatta io ad aiutarti a diventare così in gamba, ce la puoi fare anche tu!"

Ma nonostante lo pensi, non lo dico mai....se assomigliano a me so che non farebbe loro piacere sentir parlare di ruote che girano!!!

Buona domenica, dalla vostra nonna Pat❤

venerdì 20 ottobre 2017

TIRAMISÙ CON SMARTIES

Il TIRAMISÙ credo sia uno dei dolci più amati.
Alla mia nipotina piccola è uno dei pochi dolci che piace di più ,allora per il suo compleanno ho pensato di farlo con una veste più allegra e golosa!



TIRAMISU' CON SMARTIES



Ingredienti:
500 grammi di mascarpone
2 scatole Pavesini
5 uova
8 cucchiai di zucchero
cacao amaro
2 tazzine di caffè



Per la crema di mascarpone,iniziare montando lo zucchero con i tuorli delle uova.
Poi montare a neve gli albumi, mettere le fruste e la ciotola  per un ora in frigo prima di usarli.
Aggiungere il mascarpone a cucchiaiate nella ciotola dei tuorli e zucchero mescolate dolcemente, poi sempre a cucchiaiate aggiungere gli albumi girando sempre nella stesso verso amalgamare il tutto ed usate ancora per qualche secondo le fruste così tutto diventa più cremoso.


Iniziare a comporre il tiramisù , diluendo il caffè con la stessa quantità di acqua , inzuppare velocemente i Pavesini e disporre nella teglia che preferite portare in tavola.
Fare uno strato di Pavesini inzuppati ed uno strato di crema , fino a completare gli ingredienti.
Oppure se vorrete fare 3 strati ,come ho fatto io ed il rimanente componetelo in dei bicchieri .
Ricoprire di cacao amaro e mettere in frigo per minimo un ora .



Prima di servirli ricoprire con SMARTIES, che faranno felici i bambini , io ne ho messi anche tra ogni strato non solo sopra ,erano un pò calorici , ma tanto buoni !!

Buon dessert, dalla vostra nonna Pat <3

domenica 15 ottobre 2017

Nonni lavoratori, un vizio di famiglia!

Quando mio padre si divise dal suo socio , dopo una vita di lavoro insieme, pensavo che avrebbe smesso di lavorare come in genere avevano fatto tutti i suoi coetanei ormai da tanti anni.
Aveva 80 anni !
Il socio era molto più giovane di lui , perciò continuava ad avere la ditta.
Mio padre mi disse:"Ma che dici se io mi aprissi una nuova ditta da solo?"
Sentii una grande tenerezza per quello che un giorno era stato un guerriero ed ora curvo e malato, ma con tanta grinta, non voleva cedere.
Guidava sempre la macchina, si occupava della banca, era abituato che ogni mattina arrivava il primo in ditta e ci stava fino a sera, magari stando molto in ufficio ed in poltrona, ma anche alle roccatrici  come aveva fatto ormai da tantissimi anni.
Il suo ex socio, saputo questo, gli fece un contratto di lavoro, perché potesse andare in ditta regolarmente e così ad 80 anni ebbe la sua prima busta paga e continuò ad andare al lavoro, arrivando sempre il primo, per altri 5 anni.
È stato solo 2 mesi senza lavorare, quelli che dopo un malore lo hanno portato in cielo da mia mamma.

Allora non capivo perché non volesse smettere, ma adesso lo capisco, perche nemmeno io penso lontanamente a smettere e potessi vorrei continuare il mio tran tran, come ha fatto lui.



Il mio è un lavoro molto più dinamico e non si può stare al pubblico quando sei molto anziano, perché il pubblico è stancante ti da soddisfazione, ma ti logora....comunque sia, io per il momento non mi sento affatto logorata e non potrei vedere la mia vita in modo diverso da questo.
Non sono mai stata in crociera e sicuramente deve essere bellissimo, ma non sarebbe il mio ambiente.
Ogni tanto 3 giorni di relax servono a ricaricare le pile e una vacanzina, anche se breve, ci scappa, ma sempre con la voglia di tornare a negozio.

Mio padre lavorava ormai solo per soddisfazione, erano anni in cui si guadagnava e preoccupazioni non ne aveva.
Adesso invece è impossibile non avere preoccupazioni nel nostro lavoro in particolare.

Centri commerciali, stagioni dove si prolunga il caldo o il freddo, possono far saltare il lavoro preparato con gli acquisti fatti 6 mesi prima ed i guadagni sono un miraggio, ma la sfida che è in me non mi fa decidere di cambiare vita.

Forse se mia figlia avesse deciso di fare un altro lavoro...forse, ma sottolineo forse, avrei già smesso ed a volte cerco di immaginare la mia vita libera da queste mura.

La immagino alzandosi la mattina con calma e non alle 6,30 come adesso e scappare veloce.
La immagino a guardare depliant per decidere un viaggio.
La immagino in treno per andare più spesso a trovare le nipoti a Torino.
La immagino seduta su una panchina a guardare tramonti.
La immagino a portare nipotine piccole da ogni parte per fare sport.
e chissà quante cose potrei fare che non immagino.

Poi realizzo che:
mi alzerei ugualmente alle 6,30 perchè non mi sono mai svegliata più tardi in vita mia
guarderei tantissimi depliant , ma solo per guardare
le nipoti ormai sono tutte grandi e non avrebbero più tempo per me....troppo tardi
su una panchina a guardare i tramonti, solo per qualche volta , ma poi???
le nipotine le porto ogni giorno a fare sport, nei posti vicini a negozio
tutte le altre cose che non immagino di poter fare, probabilmente non mi vengono in mente....
perchè è solo questa la vita che vorrei continuare a fare.

So che non vi sembrero'normale,ma non vorrei cambiare una virgola del mio tran tran!
Buona domenica, dalla vostra nonna Pat❤


domenica 8 ottobre 2017

Non tutte le ciambelle riescono con il buco !

Una volta la mia amica del blog "Simona's Kitchen", mi invitò ad una dimostrazione di dolci tra blogger.
Io la ringraziai, ma le dissi che non sono mai stata brava a fare i dolci, li faccio , ma senza passione e anche se ci metto impegno e spesso ne faccio di ottimi ,viene sempre la volta che rimpiango di non aver comprato una bella torta in pasticceria !

Ieri era il compleanno della nipotina Maria ed io avevo in mente di fare il "ROTOLO DOLCE CON CREMA E FRAGOLE",che a lei piace tanto e che che avrete visto , perchè ho pubblicato varie volte la ricetta.
Intanto non è il periodo delle fragole ed ho pensato di usare i mirtilli e di farne 2, uno con crema e cioccolata e l'altro con crema e mirtilli.

Ho iniziato facendo 2 pan di spagna , che mi vengono sempre buonissimi.
Fino a qui tutto bene, ma era una giornata piena di cose da fare, in negozio avevano bisogno di me ed allora ho pensato di cambiare programma ed anziche fare 2 rotoli ho pensato di sovrapporre i 2 rettangoli di pan di spagna  riempiendoli di crema , con pezzi di cioccolato ed uno strato con gelatina di mirtilli .
Avrei dimezzato i tempi ed a Maria sarebbe piaciuto , erano gli stessi gusti.



La crema è venuta buonissima e mio marito che passava dalla cucina, ha fatto i complimenti.
Ho fatto il primo strato di crema, ci ho aggiunto i pezzi di cioccolato ho ricoperto ho aggiunto la gelatina di mirtilli, poi ancora crema.
Ho messo in frigo e sono andata a lavorare.
Dopo 1 ora sono tornata ho ritagliato il dolce per dare una bella forma rettangolare e guardando gli strati , mi sono accorta che la crema doveva essere doppia ed avevo paura che sembrasse troppo asciutta.
Ho pensato , non importa ,faccio ancora della crema e servo ogni fetta con crema calda.

Ho fatto la crema e mi si è impazzita....orrore sarà 20 anni che non mi impazziva la crema!
Intanto il tempo stringeva ed ho chiesto ad Erika di fare lei la decorazione con la scritta 'Auguri Maria" , ha fatto un capolavoro bellissima in bella calligrafia, poi è andata a scuola a prendere la bimba.
Intanto io rifacevo la crema....impazzita per la seconda volta!
Panico......
Per fortuna i biscottini di pasta sfoglia che avevo tolto dal forno erano ottimi , gli ho messi su un vassoio ed gli ho spolverati di zucchero a velo e sono andata a ricevere le bambine, ancora meravigliata di questo flop con la crema !
Mentre tutti erano già pronti per la merenda, sono andata a prendere la torta!
Orrore.....la scritta di cioccolata  che aveva fatto Erika , scomparsa, risucchiata ...una macchia di cioccolato ricopriva la torta....
Mi è preso il panico , pensando che Maria, non avrebbe avuta la sua bella torta ,poi ho visto i biscottini, belli fragranti e piccoli ....
Ho messo altro zucchero a velo sulla macchia di cioccolato, ho messo sopra la torta tutti i biscottini, ho chiamato Erika che aveva ormai perso le speranze di fare bella figura....l'ha vista..mi ha dato il 5 , ha messo le candeline e come se non fosee successo tutto il caos che vi ho raccontato, siamo entrate trionfanti con questa insolita torta!
Devo dire che è anche piaciuta....salvata in corner da dei semplici biscottini da pasta sfoglia...!




Che stress, il prossimo anno rifaccio il tiramisù, così sono sicura di non avere sorprese!
Che a nessuno venga l'idea di iscrivermi a Masterchef....ieri mi avrebbero bacchettata bene bene!
Buona domenica , dalla vostra nonna Pat❤

domenica 1 ottobre 2017

Un uragano...di ricordi

Ho visto un film in televisione giovedì sera, interpretato da Richard Gere, forse lo avete visto:


Io non lo avevo visto, è del 2008.
Parla di lei che ha promesso di accudire l'albergo di un amica, una bella casa sul mare e di lui che arriva per rimanere alcuni giorni, senza dare tante spiegazioni.
Poi si scopre che lui è lì perchè essendo un chirurgo, è venuto a ricercare il marito di una donna che lui aveva operato ed era deceduta.
Lei era separata , lui era separato , entrambi avevano bisogno di trovare un modo di ricominciare e in modo allegro, triste , bellissimo iniziano giorni che cambiano le loro vite, durante un uragano galeotto.
Detto così sembra la solita storiella d'amore , ma è fatto molto bene e bella anche l'ambientazione.
Dopo giorni belli ed anche difficili per le loro situazioni, lui deve partire per raggiungere il figlio,anche lui medico, che per sfuggire dal rapporto paterno è andato ad esercitare in un paese poverissimo dell'America latina.

Comincia un intreccio giornaliero di lettere che rafforzerà ancora di più questo grande amore, che ha avuto solo pochi giorni di vita, ma che aspetta di avere tutto il resto della vita per poter godere di questa rinascita.

Naturalmente tutti vorremmo che lui e lei si ritrovassero e vivessero felici e contenti, ma il giorno fissato del ritorno di lui, mentre lei si è fatta bellissima ed  e' emozionatissima ,suona alla porta il figlio che le annuncia che lui è morto per salvare dei pazienti durante un disastro....le consegna tutte le lettere che si erano scritti e la ringrazia per l'amore enorme che in poco tempo ha dato a suo padre, trasformandolo in un vero padre.
Lei non sa come fare ad andare avanti e sarà la figlia, che l'aiuterà e il pacco di lettere che le saranno di conforto e l'unica cosa rimasta di lui.
Vi sembra scontato ?
A me è piaciuto molto, forse perchè ho interpretato la storia d'amore con un occhio diverso.
Alla fine del film, piangevo e mio marito che quando piango al cinema ride , mi ha detto:
"Ma non mi sembra fosse così da piangere !"

Io l'ho guardato e gli ho detto :
"Non piango per il film, piango perchè penso come è fortunato chi come noi, ha avuto una lunga vita insieme , chi dopo tanti anni di amore non dovrà attaccarsi ad un pacchetto di lettere per sopravvivere a questo trauma, ma potrà contare su un "Uragano di ricordi bellissimi"
Ho capito adesso quando nonna Beppina , ci diceva
"Non preoccupatevi per me , io non sono sola ho un un infinità di ricordi bellissimi a farmi compagnia "

Non voglio rattristarvi anzi forse sarete arrabbiate con me che vi ho raccontato il finale del film.....

Comunque se vi va di vederlo, io l'ho trovato su You Tube ed anche se sapete la fine...è veramente bello vedere tutti i retroscena!
Buona domenica , dalla vostra nonna Pat❤
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