domenica 1 febbraio 2015

LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE !!!!

Se siete bugiardi di natura , ricordate che come mi diceva sempre la nonna Beppina:
"Le bugie hanno le gambe corte", nel senso che prima o poi viene a galla la verità !!
Fin da piccola raccontare bugie mi attraeva molto,curiosa e fantasiosa come ero, facevo molti castelli in aria e raccontavo spesso delle innocenti bugie, che mi piacevano così tanto, da non ricordare che fossero bugie, ma la realtà che io avrei voluto !!!
Senza contare quelle che raccontavo al babbo in adolescenza, per avere la libertà che non avevo!!
Poi naturalmente  la verità veniva a galla ed io mi pentivo di essere stata bugiarda,fino alla volta successiva, quando la fantasia , faceva il suo corso ah ah

Oggi però farò OUTING....cioè racconterò una bugia, che per molti anni ho continuato a dire scioccamente, forse per un complesso di inferiorità iniziato, alle medie, come vi ricorderete nel racconto "Il mio primo anno di scuola media "o forse, perchè non ero mai riuscita, dentro di me a superare, tutti i sacrifici e rinunce, che io ed il babbo dovemmo fare dopo che la nostra vita cambiò economicamente, come vi ho raccontato nei vari racconti !!
Sapete che avevo scelto di studiare lingue ed il mio sogno era di andare al "LICEO INTERNAZIONALE DI LINGUE" in via Ghibellina a Firenze, da lì si usciva interpreti parlamentari, una scuola bellissima, ma costosissima per noi! Allora decidemmo di fare "ACCADEMIA DI LINGUE", solo 3 anni anzichè 5, ottimi professori madreligua, una scuola dove ho ricevuto il massimo della soddisfazione diplomandomi con 30 e lode e mantenendo ancora oggi rapporti di affetto con la mia stupenda prof di inglese, che mi telefona ogni Natale!! Era tutto perfetto, finche non arrivai a Prato dopo sposata ed attraverso il negozio, inizia a conoscere tante ragazze ricche pratesi, che avevano fatto la scuola dei miei sogni!! Non so perchè, ma per sentirmi al loro livello ,iniziai a dire che anch'io avevo fatto la stessa scuola, poichè avevo ripetuto un anno e dicevo che ero andata a scuola un anno avanti, i conti tornavano 5 anni di studi come loro, nella mia scuola preferita!! Per molti anni ho continuato a dirlo, oggi mi vergogno anche  di averlo pensato,di aver praticamente  ripudiato la mia scuola, anzichè sentirmi orgogliosa dei risultati  e soddisfazioni che avevo ottenuto,lì !!
Ogni estate il mitico Direttore, mi chiamava e mi sceglieva per andare a far pratica di inglese e tedesco, nei migliori negozi di gioielleria di Firenze!
Un atto di grande fiducia nei miei confronti e di quelli della scuola !!
Molte che come me non andavano in estate all'estero avrebbero voluto i posti di lavoro dove sono stata io, ma Lui sceglieva me, perchè diceva che ero nata per stare al pubblico!
 Ah ah ...aveva visto bene il caro Direttore, sono ancora al pubblico dopo 45 anni  e qualche bugia la dico ancora, ma piccole piccole tanto per non perdere il vizio ah ah !!!!

Mariella mi ha chiesto questo argomento, poi sentiremo di quale bugia ci parlerà !!!

Dite la vostra che ho detto la mia !!

Buona domenica dalla vostra nonna Pat 

14 commenti:

  1. Carissima solo tu con questo tuo commento riesci a farmi confessate una bugia una bugia inerente anche prr me al mio diploma -come ti ho raccontato l'altra volta la mi mamma mi voleva levare da scuola dopo le elementari e mandarmi a imparare a fare la sarta perche' faticava tanto col mi fratello -allota si arrivò ad un compromesso -mi mandarono alla scuola professionale fove mi sono diplomata -io ho sempre detto che ho fatto ragioneria e invece io mi sono diplomata al tecnico femminile eè dtato per me un gran dispiacere perché a me piaceva studiare e ho vissuto con un po"di difficolta' il rapporto conio marito - perché lui è una petsona molto colta sa tante cose -lui è laureato in chimica e anche se lui non me lo faceva pesare a me dispiaceva ciao amica mia e buona domenica-o finalmente mi dono liberata

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    1. Ah ah che bello cara Gabriella liberarsi da peccati veniali fatti in gioventù come noi che abbiamo entrambe bleffato sui nostri studi.! Nonsai come ti capisco noi avevamo tutte le carte in regola per studiare ma abbiamo dovuto fare studi più brevi per cause diforza maggiore.
      Poi vedi la vita ci ha fatto fare lavori che ci sono piaciuti e che ci hannodato soddisfazione si vede che avevamofatto ugualmente la scelta giusta a volte non è quanto si studia, ma come lo facciamo e chevoglia abbiamo di migliorarci....ti abbraccio bugiada mia bella Pat

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    2. GABRIELLA SEI LA NUMERO 1 AHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHH
      erika

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  2. non so trovare una bugia più grande delle altre......Alla " nonna Gianna", la mia mamma -generale delle ss. ne ho dette un sacco....lei era di quelle mamme tutte d'un pezzo, poi avevo una sorella di due anni maggiore di me che sembrava la figlia perfetta....poi un fratello che h 5 anni di meno, il maschietto atteso...ed io lì in mezzo, che desideravo solo fare la mia vita! Brava, anzi, senza presunzione, bravissima a scuola.....però non corrispondevo ai canoni! Polemica all'inverosimile, pretendevo che lei CAPISSE! Lei non poteva capire, ha avuto un'adolescenza molto dura, che l'ha segnata e l'ha resa il generale che è stata. Così......bugie su bugie, anche nelle cretinate, anche quando avrei potuto essere sincera. Perchè non mi sentivo mai all'altezza delle sue aspettative. Sembrava che le interessasse solo il risultato scolastico.
    Sembrava......sto scoprendo ora che ha 83 anni e vive sola da tre, (da quando il mio babbino è volato via), sto scoprendo ora le sue fragilità, costretta a fare " da capo famiglia" con il mio adorato padre un pochino farfallone, e scialacquatore......Scopro che lei conosceva tutte le mie balle......e che nei momenti importanti era lì con me......Quando, a 23 anni, le ho detto di essere incinta sai che mi ha detto? " Sei felice"? E lì ho capito che ha perdonato tutto, che sapeva tutto, che alle mie bugie sorrideva.....
    PS. scusa, Pat, mi sa che sono andata fuori tema., ma la ...tastiera mi è partita!
    Emanuela

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    1. Cara Emanuela tutti i figli secondi di tre che ho conosciuto, sono sempre stati i più brvavi in famiglia perché dovevano sempre mettersi in gioco nei confronti dei fratelli.
      Vedi anche tu ti sei arrangiata con molte bugie perché la nostra generazione era troppo carica di divieti, ma poi erano sempre bugie veniali che anche i nostri figli hanno detto a noi!
      I nostri genitori come noi sapevano e facevano finta di non vedere, chissà quante bugie hanno detto anche loro, a volta si diconobugie anche per non fare soffrire...
      un bacione e grazie del tuo bel racconto tua Pat

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  3. Cara Pat! Per dirti la verità (non è una bugia) non mi ricordo di aver detto bugie. Sono sempre stata un libro aperto e se in volontariamente avessi detto qualcosa non vera mi avrebbero scoperto subito. Forse qualche piccola cosa di poca importanza. Buona domenica mia cara amica, un abbraccio sincero dalla tua Marcella Prezzemola! <3

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    1. Brava Marcella non si dicono le bugie....tu sei una Prezzemola molto sincera, ma io devo dire che mi sono divertita tanto ad essere un po'bugiardina...ah ah anche se poi mi pentivo sempre ed entravo in conflitto con la mia coscienza ah ah
      Buona serata dalla tua Pat

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  4. io di bugie ne ho dette tantissime, specialmente in gioventù, tutte molto veniali, ed è forse per questo che non ne ricordo una in particolare....ahahahahahah....a volte quando penso a tutte le bugie che ho detto ai miei genitori, mi sento in colpa nei confronti dei miei figli, ai quali ho sempre insegnato che le bugie non si dicono assolutamente e che, quando ne ho scoperta qualcuna, ho fatto con loro il diavolo a quattro!!!!....meno male non conoscono questo blog e non possono leggermi!!!!!....comunque dire le bugie ai miei genitori era quasi un dovere!!!! Mio padre era molto severo e mi dava pochissima libertà, per cui se volevo divertirmi un po' dovevo per forza inventare qualche balla!!!! Ho fatto forca a scuola tantissime volte, andando anche ballare la mattina, e tornavo a casa tranquillamente facendo il resoconto dell'attività scolastica mattutina....e come mi sentivo GANZA!!!!!!.....oggi penso con nostalgia a quei momenti rubati che mi hanno regalato tanto divertimento e credo che i miei genitori, ora che sapranno tutto, sicuramente mi avranno perdonata e saranno felici pure loro di quegli spazi sereni che mi sono ritagliata!!!! comunque...per i giovani che mi leggono...ricordate......LE BUGIE NON SI DICONO!!!!! AHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAH

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    1. Brava, brava!!! ...ora ci penso io ad informare i tuoi figli ahahahahahhahahahah
      erika

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    2. Daniela senti da che pulpito vien la predica ah ah Erika, ma ti ricordi quante bugie mi hai raccontato io ho fatto finta di crederci, ma ti vedevo da lontano.......quando dicevi bugie di forche o di posti dove eri stata!
      CARA Daniela la famosa frase è una ruota che gira vale anche nei casi delle bugie ah ah
      Io come te facevo forca ed andavo al cine, a Firenze c'erano 2 sale dove andavano tutti i ragazzi che facevano forca...una volta uscendo incontrai il babbo....iella nera fare forca ed essere subito scoperta ah ah però come te mi sono divertita grazie alle mie bugie veniali....tornassi indietro le ridirei...erano veramente peccati veniali , ma anch'io come te mi sentito tanto Ganza ah ah
      Peccato non stavo a Montecatini sareivenuta volentieri a ballare con te ah ah
      Grazie del tuo spassoso racconto bacio Pat

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  5. Eccomi, arrivo, sul filo di lana ma sono qui!!!
    Questo argomento mi piace molto anche se onestamente non ho grandi bugie da raccontare,eccetto una della quale dopo parlerò.
    Magari le solite che si dicono quando si hanno i primi filari i:" si mamma, siamo in tanti ad andare al cinema!" Invece ero sola con il bello della classe!!!! Oppure la classica bugia con il marito" ma questo è nuovo????" Macchè ....è tanto che c'è l'ho, vedi, neppure mi noti!!!!!"
    Però una divertente che mi ha anche fatto avere un premio in 5* elementare per un tema che riguardava questo fatto ve la racconto.
    Facevo la 2* elementare ed andavo a scuola in un istituto di suore. Me la cavavo abbastanza bene, ma ero troppo irruenta ed agitata per le monachine allora un giorno,per punirmi di tanta vivacità, mi dettero un bel 5.
    Un'infamia così non la potevo sopportare, in più ero in classe con mia cugina che era la prima della classe.......come potevo risolvere un simile dramma??????
    Per tutta la giornata pensai soltanto a quale potesse essere la soluzione....sino a quando come una folgore divina, mi venne in mente la soluzione delle soluzioni: misi un giottesco 0 dietro al 5 : 50, avevo preso un imperioso 50!!!!!!! Neppure mia cugina era mai riuscita a prendere un voto simile, e si, ero proprio riuscita a salvarmi in corner!!!!
    Tornai a casa saltellando sicurissima dei complimenti che avrei ricevuto.
    Su questa scia di vittoria, entrai in albergo e con voce squillante annuncia il lieto evento a parenti e clienti: " mamma, mamma, ho preso 50!!!!!!"
    Non ci fu risposta verbale ma soltanto una sonora sberla che dopo 50 anni ricordo ancora nitidamente, tutti mi guardarono ammiccando ed io scappai via nella mia capanna in giardino nella quale rimasi rinchiusa per tutto il pomeriggio, senza che nessuno venisse a cercarmi .
    Non so se fu più grande il dolore fisico o la vergogna, sta di fatto che per tutta la vita ho sempre avuto il terrore di dire bugie per la paura di venire scoperta e di rifare una figuraccia!!!!!
    Se un episodio così succedesse oggi, forse interverrebbero i servizi sociali ma allora era la norma : i figli si educavano a suon di schiaffoni!!!!!!
    Pat, scusa se mi sono dilungata troppo, ma il tuo salotto è così invitante che è un vero piacere stare qui con voi!!!!!
    Ciao , un bacione e grazie tante per l'ospitabilità !!!! <e

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    1. Ah ah Tiziana, non ho mai conosciuto qualcuno più speranzoso di te nel credere che i tuoi genitori ci sarebbero cascati ...comunque ganzaaa ah ah
      Ci hai provato ed hai imparato che lebugie hanno si le gambe corte ma le mani dei genitori presi in giro , hanno le mani lunghe ah ah
      Grazie per questo spassosissimo racconto bacii Pat

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  6. TIZIANA mi hai fatto morire da ridere ciao cara

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  7. Io dicevo a tutti che mi chiamamo Milly. E poi ero una bugiarda incallita . Le dicevo di routine, senza un motivo. Semplicemente modificavo a mio piacere la realtà. Questo da bambina..con la crescita sai com'è..:)))) Un'abbraccione

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