Se ripenso al fumo delle sigarette che il nonno Baldo si fumava tranquillamente in mia presenza....all'umido che incorporavo tutti i giovedì in cantina con il nonno Oreste...ed a quanto tempo ho trascorso in castigo nel ripostiglio...comincio a spiegarmi anche perché sono sempre stata debole di bronchi ah ah ah
Certo mi portavano anche al mare, ma con il costume di lana sicuramente facevo delle belle sudate..ora capisco tante cose della mia salute...peccato le persone di cui scrivo sono tutte morte , altrimeni dovrei chiedere un risarcimento per i danni subiti ah ah ah
Tornando al ripostiglio, tutte le volte che ne combinavo una, cioè spesso, secondo il punto di vista della mamma, mi metteva nel ripostiglio al buio!
Io non ero certo tonta da stare lì al buio, perciò dopo un po' accendevo la luce e la spengevo appena sentivo i passi della mamma che si avvicinava per controllare che stessi al buio.
Mentre ero nel ripostiglio, passavo in rassegna ogni cosa che era in quel "bugigattolo" senza finestre...mi ricordo sopratutto l'odore delle cartucce del babbo...il puzzo di sugna con cui puliva i suoi stivali da caccia, e l'odore di cera da scarpe, che emanavano le spazzole con cui il babbo puliva accuratamente tutte le scarpe che possedeva.!
Era una sua passione...prima sgrassare e poi lucidare ogni paio di scarpe ci stava anche un'ora sul terrazzo del giardino a lucidare le scarpe, diceva che se uno aveva le scarpe sporche, per lui perdeva punti...anche quando in ditta cercava del nuovo personale, la prima cosa che faceva era guardare se chi aveva davanti avesse le scarpe pulite!!!
Potrei fare un inventario accuratissimo del ripostiglio...scope, cenci per spolverare, pane secco per fare la pappa al cane...però mancava uno sgabello per mettermi seduta e a volte mi sedevo in terra sulle mattonelle rosse lucidate di cera rossa e poiché mi sporcavo...poi mi sgridavano anche per quello!
...qui non ero in castigo nel ripostiglio, ma a giudicare dalla faccia, forse ero in castigo in giardino!!! |
Allora lui prima si dirigeva verso la cucina e guardava dietro la porta, perché a volte la mamma mi metteva in castigo dietro la porta di cucina "Ferma e zitta finché non torna il babbo" diceva...ma se ero nel ripostiglio...dovevo averla combinata ancora più grossa!
Il babbo non trovandomi dietro alla porta arrivava spedito nel ripostiglio, dove io avevo nuovamente spento la luce, e con una faccia burbera, ma che gli scappava da ridere, mi faceva l'occhiolino e faceva finta di brontolarmi...ed intanto mi liberava....ed ecco forse perché sono un po' claustrofobica!...bravi sì, proprio bravi il mio babbino e la mia mammina...io i miei bambini non li ho mai messi in castigo, ma quando ero piccola io andava di moda ...anche a scuola chi sbagliava andava dietro la lavagna o prendeva botte sulle mani.
io nella fila centrale, accanto alla maestra |
....prima del "tutti vissero felici e contenti"....c'è ancora tanto tempo !!!.
Buona domenica con la vostra nonna Cantastorie Pat <3 <3
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Questa mattina, prima di cominciare la mia ennesima giornata lavorativa, rispetto l'appuntamento domenicale con te , grande Pat e piccola monella a quanto leggo ahahahhh!!! Nel tuo racconto risento quello dell'infanzia della mia mamma............. erano una moda sul serio le "punizioni", ma sai che ti dico? Forse a quei tempi si esagerava, ma oggi si esagera lo stesso............ e purtroppo in senso contrario! Dalla maggior parte dei bimbi, ora, non si sente più nemmeno dire un semplicissimo buongiorno, ma soltanto " lo voglio"! Mahhhh......... un bacio Pat e grazie per la storia domenicale che non smetterò di leggere!!! ^_^
RispondiEliminaCiao Cocchina bella hai ragione...prima troppo severi ora troppo morbidi!
EliminaA negozio ne ho tutti i giorni esempi di bimbi abituati male, al punto che quando si vedono bimbi educatissimi, raramente, non si può fare a meno che complimentarsi coni genitori!
Grazie di essere qui anche oggi un grande abbraccio tua Pat♥
Cara Pat,anche se ho qualche anno meno di te,il periodo era lo stesso.Lo vedo dalla gonna scozzese,dai calzettoni ecc.Allora c'era un modo diverso di educare,mi ricordo anche a scuola il dietro la lavagna!Sapessi anche io quante ne ho prese da mio padre e come volavano le ciabatte di mia madre.Mi ricordo quel magone che si sentiva e quella voglia di scappare.Io volevo scappare sempre dalla mia nonna Rosina.Mi hai fatto ricordare gli odori dei ripostigli!Ci passavo le ore a giocare e a scoprire.....E' bellissimo leggerti,rivivo anche il mio periodo!Baci e buona domenica!Rosetta
RispondiEliminaGiorno Pat. ho letto con un sorriso stampato sulla bocca...niente frigno... il tuo racconto di oggi tra il serio e il faceto...che come sempre mi riporta indietro... ad una Mariellina molto terribile e viziata da una folta ciurma di fratelli... ma anche molto spesso " castigata" .... Anche i miei castighi si...svolgevano... nel ripostiglio (ripostiglio che fungeva anche da dispensa, infatti in tra fra scatole di scarpe e oggetti vari da un lato e barattoli di pomodori conserve marmellate ecc dall'altra) ho passato molti quarti d'ora della mia infanzia. Anche mia mamma in quanto ai castighi era molto alla moda... ed esperta...con sei figli aveva affinato molto bene questa arte !!!! Quando poi abbiamo cambiato casa è cambiato anche il " luogo del castigo"... salendo una rampa di scale si entrava in una bella soffitta... molto luminosa e asciutta. Nel corso degli anni questa soffitta era diventata la casa di molti libri giochi bauli di abiti dismessi.... Ecco è stato durante questi castighi che ho imparato ad amare la lettura...il nero su bianco... I miei fratelli erano abbonati agli Oscar Mondadori e nel corso degli anni i libri che sono entrati in casa mia sono stati veramente tanti...uno scaffale in soffitta raccoglieva tutti questi volumi!!! Ed è stato durante un castigo che ho scoperto e letto il mio primo libro " proibito" LA RAGAZZA DI BUBE!!!! Non ho mai capito perché mi sono soffermata su quel titolo... ma ricordo molto bene come il leggere di nascosto... mi piacesse tantissimo!!! ho riletto il libro a distanza di anni.... mi è piaciuto molto ma non mi ha dato ... il brivido.... ah ah ahhhhh felino!!!!
RispondiEliminaBuona domenica mika.... anche di castighi.... un bacio !!!!!!!
Mariella mi fa piacere sapere che anche tu sei stata ospite del ripostiglio di casa, per me era un'abitudine che ormai non ci facevo più caso anzi mi inventavo tante storie in quel tempo che aspetttvo di uscire ah ah Ho letto anch'io di nascosto "La ragazza di Bube " e " La Romana " di Pasolini, ma ero già una ragazzina e con la Mirella con la scusa di andare a xtudiare nella "Stanza in fondo" si leggevano questi libri proibiti ah ah un bacio Tua Pat
EliminaBrava!!Anche io mi sono buttata in questo mondo proprio per i figli ed un nipote in arrivo!!Ti leggerò,sei in gamba!
RispondiEliminaLorenza
melorenza.blogspot.it
Grazie Lorenza della tua visita al mio blog...cosa non si fa per i nipoti, ionon avrei mai creduto alla mia età di avere un blog...ma è diventato ormai la casa dove mi ritrovo con le amiche...e ci scambiamo ricette e storie di vita . Benvenuta....contraccambiero' la tua visita ! Grazie per i complimenti un bacio
EliminaPat
Ciao mia cara Pat! Sono ritornata dal mare e ti ho letto con calma. Certo che quando eravamo piccole noi usavano ben altri metodi. Io, per dirti la verità, non sono mai stata messa in castigo come te. Sono nata e cresciuta in Olanda dove c'erano altri metodi più "soft". Ma non sono stata viziata però. Ora tutto è cambiato e comandano i figli e nipoti. Ciao mia cara Pat.Che piacere leggerti. Un avbraccio dalla tua fedele amica Marcella
RispondiEliminaBella la mia amica Marcella olandesina! Voi eravate avanti in tutto e sicuramente meno scugnizzi di noibambini del dopo guerra !Io ero molto vivace come ormai ti sarai accorta dai racconti, probabilmente avevo anche bisogno di queste lezioni!
EliminaUn bacio grande cara fecele amica tua Pat♥
Dalle suore i maschi venivano mandati in castigo nella classe delle femmine, in ginocchio, davanti alla Madonna! Le femmine non mi ricordo....
RispondiEliminaCia Dindi...non so perché io sono stata in una scuola pubblica !! dalle suore ci andavo il pomeriggio ad imparare a ricamare e non c'erano maschi ...
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