domenica 2 luglio 2017

Quando il commercio ce l'hai nel sangue !

Non pensavo proprio che da grande avrei fatto la commerciante, fin da piccola respiravo le gioie ed i dolori che dà il commercio, e dicevo che mai e poi mai avrei avuto un negozio od un attività commerciale.
Ma forse era inevitabile...tutti in famiglia, avevano o avevano avuto un lavoro in proprio.
La mamma prima della guerra,
Mia mamma (al centro) sulla porta del
parrucchiere dove lavorava
quando ancora non era sposata, faceva la parrucchiera e da bambina mi agghindava con chignon, treccine, riccioli, che mi faceva con il ferro caldo e che non volevano sapere di restare...avendo avuto sempre capelli liscissimi e fini...per la serie ognuno soffre del proprio mestiere, non le era per niente capitato la figlia con i capelli da far inorgoglire una parrucchiera rinomata come era lei.
Discutevano sempre su i miei capelli lei e la nonna Beppina, che la brontolava di non aver voluto mai farmi la "RAPA" appena mi erano spuntati i capelli.
"Marisa" -diceva la nonna- "vedi quanti capelli che ho io....perché mi hanno fatto la rapa...tu alla bambina non gliel'hai voluta fare ed ora ha capelli fini...non le sta nessuna pettinatura!" mentre la mamma continuava a scaldare il ferro e cercava di farmi i riccioli ed io mi scocciavo e le lasciavo con il ferro in mano a farla lunga 3 ore su i miei capelli, che non saranno stati una bellezza rara, ma hanno sempre fatto la loro figura...ah ah ah

Tornando al commercio, come vi ho raccontato, il nonno Baldo commerciava in ferro battuto, il babbo in maglieria e guanti, ed il nonno Oreste faceva l'ortolano...la sua bottega...lì è nata la scintilla, io adoravo quel posto, ci passavo pomeriggi interi.
La Bottega del nonno era accanto a casa mia in via del Ghirlandaio, zona signorile ed aveva molti ottimi clienti.
Io davanti alla vetrina del nonno Oreste

Io chiedevo al nonno di insegnarmi a fare la vetrina con la frutta e le verdure e lui che era molto paziente, mi faceva vedere come si faceva e non mi brontolava mai se facevo qualcosa di mia iniziativa. Appena  arrivavo prendevo un morbidissimo panno bianchissimo, che la nonna portava e dalla cassetta delle mele rosse ne prendevo una alla volta e mi mettevo a lucidarle ,volevo che diventassero belle lucide come quella della strega di Biancaneve...così come avevano attratto lei avrebbero attratto i clienti...il nonno rideva ed anche i clienti che ormai mi conoscevano, mi facevano tutti i complimenti per l'impegno che mettevo e la delicatezza nel fare questo lavoro.

Anche lui come il nonno Baldo era molto affettuoso e mi diceva "Patrizina, mangia una bananina che ti fa bene" ed io (ma sarò stata poco strana) "Nonno scusa mi daresti invece uno spicchio di aglio?" lui si dispiaceva perché la banana era più adatta ad una bambina, ma io non so ancora capire perché ..avevo  una grande passione per l'aglio...lui si rassegnava e quando tornavo a casa nessuno mi voleva stare vicino dall'alito che avevo ah ah ah

Il giorno che mi piaceva di più andare dal nonno Oreste a lavorare era il giovedì...perché infiascava il vino per i ristoranti o per i clienti.
Scendevo in cantina con lui annusando inebriata quel misto di odore di vino e di muffa, stavo attenta a scendere gli scalini un po' appiccicosi dall'umidità che c'era e mentre lui infiascava io lo aiutavo chiudendo il collo del fiasco con una luccicante cartina rossa, che era tonda ed appena si stringeva sul collo si ringrinziva aderendo perfettamente ,sigillando il vino dove prima il nonno aveva messo un filo di olio per conservarlo.
(La cartina era rossa se il vino era rosso per il vino bianco solita cartina, ma blu)
Eravamo una  bella coppia noi due sincronizzati...prima questo lavoro lo faceva con la nonna Olimpia, ma diceva che io ero più svelta e voleva sempre che lo aiutassi .

Quando tornavo a casa, mi riempiva un fiaschettino di vino, che io tutte le settimane portavo vuoto...e che ero orgogliosissima di riportare a casa pieno non so se lo facevo per dimostrare che me lo ero guadagnato, o perché lo spirito del commerciante iniziava a crescere con me e con la mie prime esperienze lavorative !!!

Mi ricordo che veniva una ricca signora, molto anziana, ma elegantissima, capelli bianco immacolato, collarino di velluto con cammeo centrale legato al collo, mani curatissime e di una gentilezza infinita, disse al nonno Oreste: "Questa bimba ha della stoffa, dobbiamo premiarla e mi dette la mancia" ...tornai a casa contentissima e forse anche se non ne ero consapevole, nacque nella Bottega del nonno Oreste, la mia indole  di "bottegaia"....perché io non sono mai stata una vera commerciante...ma un' appassionata, illusa, ottimista BOTTEGAIA ♥

BUONA DOMENICA dalla vostra nonna Pat <3

17 commenti:

  1. Cara la mia cantastorie a questo punto BOTTEGAIA..... ti aspettavo al varco....è domenica e l'appuntamento con la ... tua vita.... mi appassiona talmente tanto... che appena acceso il pc. ...ho ancora da fare colazione....sono entrata nel tuo blog...anzi nella tua vita....
    Rimango incantata da come ti ricordi minimi particolari...cartina rossa e blu... da come ci fai percepire odori antichi.... cantine fresche e gentildonne con collarino di velluto con cammeo....
    Ti vedo con panno morbido a lucidare le mele....ti vedo anche perché hai la fortuna di avere scatti preziosi... regali sono... tipo TI SCATTERò UNA FOTO...che con il tempo diventerà un regalo prezioso.... come la foto della tua mamma...bellissima con il camice bianco!!!!!
    ----- e come sempre grazie.... i tuoi ricordi stimolano i mie ...leggermente + assopiti (dovrò farmi una visita .... troppo sono indietro e smemorata al tuo confronto....)
    Ricordo la cantina di via Torello Saraina.... un misto di fresco e di odori vari.... un misto di casse di libri...quaderni...con sei figli....ripostiglio per abiti e scarpe passate di moda (vorrei averle ora)...
    LE CANTINE.... erano anche il posto ideale per noi bimbette...amiche di condominio...per andare a nasconderci durante il gioco... ma anche per fantasticare sui primi amori e su quello che sarebbe stata la ns vita.... e IN TRA FRA..... il semibuio e la frescura.... mi ricordo or ora che ero molto FELICE.... salivo due rampe di scale e trovavo la mia calda e luminosa casa con dentro .... la mia family !!!!
    .... e la terapia continua...grazie mika mia BUONA DOMENICA <3

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    1. Vedi Mariella che bel cammino stiamo facendo insieme ?....i miei ricordi prima di tutto derivano dal fatto che sono sempre stata molto curiosa, non mi sfuggiva nulla da piccola anche troppo come hailetto e leggerai in vari episodi.
      Anch'io sono stata molto Felice ..prima ...Contenta poi, come ho già spiegato, ma ho avuto la fortuna che i miei genitori avevano la passione delle foto ed avevano già all'epoca la macchina fotografica...per questo grazie alla valigetta blu che tu sai....i ricordi si accavallano nella mia mente e vogliono tutti essere raccontati.
      Avremo ancora un bel po'da scrivere amica cara...ed anche tu ricorderai con me ♥
      Buona domenica ed un forte abbraccio tua Pat♥

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  2. Buona domenica cara Pat! Oggi sei mattiniera e io ti sto leggendo con molto piacere. Oltre ad essere un'ottima cuoca e commerciante sei una bravissima scrittrice. Poteva tranquillamente fare anche la giornalista. Fantastico il tuo racconto. Qui oggi tempo autunnale, come penso anche da voi. Pazienza.... Un abbraccio cara Pat dalla tua amica fedele Marcella

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    1. Buongiorno Marcella ...io ti adoro...!♥
      Mi fai sempre tanti complimenti e so che sono sinceri..tu sei il mio porto sicuro,...so che quando arrivo con una ricettina o con un racconto, tu mi aspetti ...e ti immagino sulla banchina con il fazzoletto in mano che mi saluti e che mi vieni incontro con un abbraccio...sai che ti sembrerà impossibile ma mentre ti immagino mi commuovo.....ah ah....sono proprio una cantastorie romantica..che ha imparato a volerti bene! Un bacio grande tua Pat♥

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  3. Patrizia!E' bellissimo che tu hai tutte queste foto del passato che fra immagini,tuoi ricordi fanno sognare anche a noi!L'odore del vino e della muffa l0 adoravo anch'io!Mia nonna viveva nei vicoli di Gaeta e li c'erano anche le cantine,ricordo le botti della vicina che si chiamava Carmina!Adoro le vecchie botteghe,che fascino,altro che centri commerciali moderni!Baci e buona domenica!

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    1. Rosetta è vero è grande tesoro aver ncora queste foto che mio padre ha avuto la saggezza di salvare quando abbiamo avuto l'alluvione del 66 Firenze...senza queste foto i miei racconti anche se sono tutti stampati nella mente , non avrebbero lo stesso sapore!
      Grazie di farmi partecipe anche dei tuoi ricordi un abbraccio e buona domenica Pat♥

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  4. quante cose abbiamo in comune, come è bello scoprirlo strada facendo! Nella famiglia della mamma credo ci sia il gene del commercio, anche in chi, come lei, ha fatto poi lavori diversi ( la mamma insegnava).Sono cresciuta nel negozio della nonna, che adoravo e nel magazzino della torrefazione dello zio Alberto ( fratello della mamma), arrampicandomi sui sacchi del caffè. ma la parte più bella è stata la pasticceria che gli zii hanno avuto per 35 anni a Riccione! Puoi immaginare cosa possa essere, per dei bambini, avere una pasticceria a disposizione? Ci ho anche lavorato, per varie estati, quando terminava la scuola e si andava in vacanza: IL PARADISO!!!!! Un abbraccio e buona domenica Eamanuela

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  5. È vero Emanuela abbiamo tante cose in comune....
    Ma tu veramente fortunata ..una Pasticceria è veramente il Paradiso...io sarei diventata 100kg...
    molto affascinante anche immaginarti sui sacchi di caffè..bevanda a casa mia vietata ai bambini e che io mi facevo dare di nascosto a nonna Olimpia.
    Vivo attraverso le mie nipotine piccole il fascino che ha un negozio per i bimbi....loro vorrebbero stare sempre li, ma non auguro loro di continuare questo lavoro...il commercio fa ridere e piangere diceva la nonna Beppina e la tua mamma ha fatto molto bene a scegliere l'insegnamento....una vita sicuramente più serena anche per te! Grazie di cuore per i tuoi ricordi ...intrecciati ai miei un abbraccio e buona domenica Pat♥

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  6. Pat...dolcissima Pat,ci incanti con i racconti della tua vita che per noi sono tangibili e reali data la grande capacità che tu hai nell'esporceli!!!
    E' sempre bello entrare in punta di piedi accompagnati dai tuoi fervidi racconti dentro la tua vita passata e rivivere insieme a te istanti preziosi della tua esistenza!
    ...noi,nuove amiche,partecipiamo el tuo passato!!!! E' una cosa meravigliosa!!!!
    Come tu ben sai,anch'io sono figlia di commercianti......nella famiglia di mio padre soprattutto ,mio nonno aveva una ditta d'olio,mia nonna ha sempre avuto alberghi,i mieie genitori avevano alberghi e negozi,così come i miei zii......insomma ero contornata da....gente di commercio!
    Io ,purtroppo ,non sono stata avvinta come te da questo mestiere....io desideravo la quiete della famiglia ,la certezza delle quattro mura ed il calore del focolare!!!
    Probabilmente e' ciò che mi è' mancato da bambina!!
    Ho sempre avuto tate,cuoche,nonne disponibili ,tutti al mio servizio......ma io volevo la mamma e lei,per motivi di lavoro,non sempre c'era ...ed io soffrivo!
    Ho deciso per questo di dedicare la vita alle mie figlie.....e devo dire,sono stata contenta!!!
    Comunque so cosa vuol dire vivere in mezzo alla gente ,sentire tante opinioni conoscere i tantissimi risvolti che la vita offre...ci fa crescere ,ci rende migliori!!!!
    E tu,dolcissima Pat,sei una donna assolutamente speciale,figlia della tua esperienza e del tuo non sempre facile passato!!!!
    Grazie per i tuoi racconti dolcissima ed unica Pat!!!!!!!!

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    1. Cara Tiz secondo me hai fatto benissimo a dedicarti alle figlie e fare la mamma, io capisco che tu abbia sentito la mancanza di una mmma che lavorava, perché. ?.io ho lavorato sempre con tanti complessi di colpa.....ma a volte non si può tornare indietro da scelte fatte.
      Pensa che da ragazzina io dicevo che volevo andare a lavorare in Comune per essere libera alle 14 come la mamma ed il babbo di una mia amica ah ah....preciso...
      Poi la vita ti lascia delle esperienze, che non sai mentre le fai che ti rimarranno addosso come delle cicatrici...che serviranno sempre a ricordarti da dove sei venuto...ed arriva un giorno che ti ritrovi nonna e come i nonni di un tempo raccontavano delle vuerre che avevano combattutto....tu che non hai fatto guerre, ma che nel crescere hai trovato i tuoi ostacoli o le tue soddisfazioni..senti la voglia di riscoprireil tuo vissuto e lo fai con delle amiche....che insiemd a te riscoprono il loro!
      Per me tutto questo è semplicemente meraviglioso....grazie Tiz cara dolce amica mia, grazie di tenermi la mano in questa rinascita ! Ti abbraccio forte tua Pat♥

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  7. Pat.....ti avevo scritto un commento,ma non lo vedo...tu lo vedi?????

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  8. Ora lo vedo anch'io......scusa Pat!!!!! Baci,baci!!!!!

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  9. Appuntamento rispettato anche se in serata aspettando inutilmente la ripresa della connessione lentissima! E come potevo mancare? Io e te capelli spaghetto uguali, ed anche i nonni e bisnonni comunemente in commercio! Io come te mi perdevo in bottega,ma tra magliette e vestiti, cogliendo sempre l'occasione per toccare e annusare l'odore tipico della stoffa nuova............... che dire Pat? Gira, gira le origini attraggono, forse è anche per questo che ci siamo subito "prese"? ahahahhh sei magica Patrizia cara, però................ l'aglio nooooooo quello proprio no! Io avrei preferito la bananina ahahahahh, ciao nonna Pat, da te non si può proprio sfuggire!

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    1. Cocchina bella , grazie di essere venuta anche oggi al ns appuntamento domenicale!
      Mi chiedo ancora perché mangiassi l'Aglio al posto della banana ah ah ....ho ancora questo vizio mentre cucino....meno male che piace anche al mio amore ah ah
      Vedi che le origini contano tu nata tra abiti e stoffe hai tirato fuori la tua creatività, che oggi ti da molte soddisfazioni, come non si può sfuggire alle nonne, non si sfugge neanche a quello che si impara stando loro vicini...la tua sarà sicuramente molto orgogliosa di te tesorina bella !
      Un grande abbraccio tua Pat ♥

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  10. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  11. ...io ne sono convinta...commercianti si nasce...e tu "lo nacqui"...e a quanto pare anche Erika...nonna Pat vogliamo parlare anche di "capelli"?...i tuoi ... lisci e fini,io li ho sempre invidiati,perché i miei,ricci,grossi e neri erano purtroppo fuori moda,anche se li costringevo a diventar dritti con la stiratura alla svedese (bigodino grosso centrale,prima tutti i capelli girati a destra,poi tutti girati a sinistra) li ho sempre odiati,figurati erano i tempi di François Hardy e Catherine Spaak...

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    1. Grazie cara Nicoletta penso anch'io che non avrei mai voluto fare niente di diverso nella vita....venderei anche i mobili che ho in casa ah ah
      Abbiamo avuto i soliti idoli, come te amavo Catherin Spaak e Francois Hardy...non ero filiformr come loro , ma imitavo il loro look!
      In quanto alla stiratura alla svedese è la prima volta che ne sento parlare ah ah
      Io assomiglio così tanto a mio padre che era completamente pelato, che è già tanto se ancora mi posso pettinare ah ah
      Continuerei per ore a parlare con te, ma sono al mare a fare la nonna per questo scusa se ti ho risposto così in ritardo,
      Un abbraccio
      Pat❤

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